Per 48 ore è stato un potenziale candidato sindaco di Campione d'Italia, l'enclave italiana i territorio elevetico, ma alla fine il commercialista valdostano ha rinunciato.
Il motivo? La prevista ampia astensione dei campionesi di recarsi al voto ma anche perché non c'era ampia condivisione alla sua candidatura che peraltro era stata proposta da un gruppo di cittadini.
Commenta il Corriere del Ticino: "C’era tempo fino alle 12 di oggi per depositare le liste in vista delle elezioni amministrative a Campione d’Italia, previste il 26 maggio. Tuttavia la notizia, clamorosa quanto prevedibile, è che nessuno ha voluto candidarsi per un incarico nell’enclave, da mesi in preda alla totale paralisi, dopo il fallimento del casinò municipale.
Nei giorni scorsi si era rumoreggiato di vari tentativi di trovare candidati, evidentemente falliti. Inoltre, non erano pochi i campionesi che avevano preannunciato l’intenzione di non presentarsi alle urne, intenzione già avanzata tempo fa quando alcuni di loro buttarono le tessere elettorali per protesta.
Alla base di tale decisione collettiva, come spiega in maniera sintetica lo striscione nella foto, c’è il desiderio di far proseguire il commissariamento da parte del Governo Conte dell’enclave, con la convinzione che esso sia l’unico canale con cui riuscire a ottenere un sostegno da Roma che sblocchi la situazione.












