"La scelta di profili professionali 'esterni' alla Valle d'Aosta è forse la migliore garanzia di trasparenza e impermeabilità in un momento così particolare per i diversi soggetti coinvolti nell'iniziativa".
Lo ha detto ad Aostacronaca il tenente colonello Emanuele Caminada, comandante dei carabinieri della Valle d'Aosta, commentando l'insediamento delle due commissioni d'inchiesta nell'ambito dell'inchiesta Geenna della Dda di Torino e dei carabinieri di Aosta su una presunta 'ndrina valdostana, avvenuto questa mattina a Palazzo regionale. Sei i membri delle due commissioni - incaricate dal Presidente della Giunta, Antonio Fosson, nelle sue funzioni prefettizie - tra i quali un tenente colonnello della Guardia di finanza, un maggiore dei carabinieri e quattro professionisti provenienti da fuori Valle, "di alto profilo operativo" ha sottolineato Caminada, che ha partecipato al protocollo di insediamento. Ne fanno parte: per Aosta il viceprefetto Paolo Accardi della Prefettura di Torino, il maggiore Maurizio Hoffmann del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Torino e il funzionario amministrativo Francesco Gianfreda della Prefettura di Torino; per Saint-Pierre il viceprefetto Brunella Favia della Prefettura di Torino, il tenente colonnello Giuseppe Fugacci del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino e il funzionario Guglielmo Palma della Prefettura di Torino.
L'inchiesta Geenna contro la 'ndrangheta in Valle portò lo scorso 23 gennaio a 16 arresti, tra cui quelli di Marco Sorbara (Uv), consigliere regionale ora sospeso ed ex assessore del Comune di Aosta, Nicola Prettico (Uv), consigliere comunale sospeso ad Aosta e Monica Carcea, che era assessore a Saint-Pierre.
Le Commissioni dovranno recarsi all'Hotel de Ville di Aosta e al Comune di St-Pierre per verificare con accesso diretto agli atti e altre modalità ispettive la sussistenza di infiltrazioni o condizionamenti di tipo mafioso, così come sono emersi dall'inchiesta Geenna della Direzione distrettuale e dei carabinieri di Aosta, della cui collaborazione potrebbe avvalersi.
Le Commissioni entro tre mesi dall'insediamento dovranno redigere una relazione che sarà poi trasmessa al ministero degli Interni che a sua volta potrà proporre al Presidente della Repubblica l'eventuale scioglimento delle due amministrazioni e la nomina dei commissari che, per un periodo massimo di due anni, dovranno reggere le sorti amministrative.












