Assistito dal suo avvocato, Massimilianio Sciulli, il responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Valtournenche, Fabio Chiavazza, è comparso questa mattina poco dopo le 10,30 al Palazzo di Giustizia di Aosta per essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari Giuseppe Colazingari.E' agli arresti in una cella del carcere di Brissogne da lunedì scorso, con l'accusa di corruzione, concussione, abuso d'ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente nell'inchiesta del pm Luca Ceccanti su un giro di corruzione in appalti pubblici, che coinvolgeva in particolare la località del Breuil.
"Abbiamo elementi per confutare i capi d'imputazione punto per punto, i fatti non si sono svolti nel modo univoco descritto nell'ordinanza di custodia del mio assistito - afferma l'avvocato Sciulli - Chiavazza vuole certamente tornare in libertà ma non teme di confrontarsi sulle contestazioni".
E in questi giorni i giudici dovranno pronunciarsi sul ricorso del pm Ceccanti, che aveva chiesto la detenzione in carcere non solo per Chiavazza, ma anche per gli imprenditori edili Loreno Maurizio Osvaldo Vuillermin, di 68 anni, Renza Dondeynaz (64) e Ivan Vuillermin (44), soci amministratori della Edilvu srl di Challand; aveva invece chiesto gli arresti domiciliari per i professionisti Stefano Rossi di Piacenza, Rosario Andrea Benincasa Di Caravacio di Torino, l'ingegnere Corrado Trasino di Aosta e il funzionario Anas Adriano Passalenti. Il gip aveva invece confermato la custodia cautelare in carcere solo per Chiavazza, concedendo i domiciliari ai tre imprenditori e l'obbligo di dimora e di firma per gli altri quattro.













