Una sola strada in entrata e uscita dai confini, tante videocamere di sorveglianza, poche e ardue le vie di fuga dalle montagne. Quanto basta per far sì che la Valle d'Aosta sia tra le regioni meno appetenti per i rapinatori di banche. E così, nei primi nove mesi di quest'anno nella nostra regione (e in Sardegna) non si sono verificati 'colpi' agli istituti bancari. Più in generale, nello stesso periodo in Italia il numero delle rapine in banca è sceso quasi di un terzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 134 casi rispetto ai 188 (-28,7%) dello scorso anno. Questi i dati di Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza .
In particolare le rapine sono diminuite in: Abruzzo (-66,7%, da 6 a 2), Calabria (-50%, da 2 a 1), Emilia Romagna (-50%, da 20 a 10), Lazio (-27,3%, da 22 a 16), Liguria (-50%, da 6 a 3), Lombardia (-52%, da 25 a 12), Marche (-20%, da 5 a 4), Piemonte (-38,9%, da 18 a 11), Puglia (-45,2%, da 31 a 17), Toscana (- 12,5%, da 16 a 14) e Veneto (-28,6%, da 7 a 5). Nessun colpo in banca in Sardegna e Valle d'Aosta. Invariate le rapine in Basilicata (solo una) e in Molise (solo una). Aumenti si sono invece verificati in: Campania (18 rapine da 15), Friuli Venezia Giulia (una rapina da 0) Sicilia (13 rapine da 9), Trentino Alto Adige (1 rapina da 0) e Umbria (4 rapine da 3). In netta diminuzione anche il cosiddetto indice di rischio - cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli - che è passato da 0,9 a 0,7.













