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CRONACA | 20 novembre 2018, 13:45

Inchiesta appalti, le intercettazioni: 'Con me sei ben bravo ma se devo dirti vaffanculo te lo dico'

Nell'ambito dell'indagine, condotta tra il novembre 2017 e il maggio 2018, sono stati monitorati complessivamente oltre 30 appalti, di cui 20 pubblici, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro

Il tenente colonnello Emanuele Caminada (al centro) ha illustrato alcuni dettagli dell'operazione

Il tenente colonnello Emanuele Caminada (al centro) ha illustrato alcuni dettagli dell'operazione

Disegna una piramide, la maxi inchiesta dei carabinieri su un vasto giro di corruzione in Valle d'Aosta. Al vertice c'è Fabio Chiavazza, responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Valtournenche dal 2016 ai primi mesi del 2018, quando il nuovo sindaco, Jean-Antoine Maquignaz, lo sostituì perchè spaventato dalle troppe voci negative su quel funzionario assetato di soldi e di potere. Appena sotto di lui l'ingegnere aostano Corrado Trasino, che convinse l'allora sindaco di Valtournenche, Deborah Camaschella, a prendere in carica Chiavazza, fino a quel momento responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Saint-Pierre.

Entrambi sono indagati insieme ad altre tredici o forse ancor più persone (l'indagine 'cresce' di giorno in giorno), sei delle quali sottoposte chi ad arresti domiciliari chi a obbligo di dimora, per una serie di reati: corruzione, concussione, abuso d'ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Chiavazza è in carcere a Brissogne, Trasino e il suo collega ingegnere Adriano Passalenti hanno l'obbligo di dimora.

Arresti domiciliari, invece, per i titolari dell'impresa Edilvu srl di Challand Saint-Victor: Ivan e Loreno Vuillermin e Renza Dondeynaz. Sono i tre imprenditori che, secondo i carabinieri, "hanno ampiamente goduto della disponibilità di Chiavazza a strumentalizzare il proprio ufficio per aggiudicarsi numerosi lavori". Oltre 70.000 euro è l'importo appurato (ma sono probabilmente ben di più, le indagini sono in corso) che Chiavazza ha percepito come tangente, utilizzando uno stratagemma efficace: faceva emettere fatture false inerenti prestazioni di fatto mai effettuate da una ditta edile a lui riferibile. 

Secondo le indagini dei militari, Fabio Chiavazza "forte del proprio incarico e della piena fiducia dell'allora sindaco non ha esitato e porre in essere una serie di condotte illecite al fine di favorire le proprie cerchie di amicizie e gli imprenditori da cui ha percepito utilità". E "nello stesso tempo ha posto in essere pesanti ritorsioni in danno dell'imprenditore edile Enrico Goglio che ha avuto l'ardire di opporsi alla seconda richiesta concussiva del valore di 20 mila euro". E' stato proprio Goglio, incosapevolmente, a dare avvio alle indagini: si lamentò con la segretaria del Comune di Valtournenche, Cristina Machet, del fatto che Chiavazza, dopo averlo taglieggiato continuava a rendergli la vita impossibile chiedendogli altro denaro e ponendogli ostacoli burocratici di ogni sorta essendosi lui rifiutato di continuare a versare tangenti. Lo sfogo di Goglio giunse alle orecchie dei carabinieri, e il 'castello' di Chiavazza iniziò a tremare dalle fondamenta.

Nell'inchiesta dei carabinieri di Chatillon e Saint-Vincent, coordinata dal pm Luca Ceccanti, sono sei gli appalti che hanno avuto una rilevanza penale, tra cui quello per i "servizi tecnici per l'assistenza alla redazione del progetto esecutivo stradale, idraulica, computi, stime elaborati economici e Psc dei lavori di completamento della variante agli abitati di Etroubles e Saint-Oyen dal km15+180 al km 18+700, anno 2018".

In base alle indagini è emerso il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente anche in una "gara bandita dall'Anas di Aosta", da parte di "un ingegnere aostano con il concorso di altri tre ingegneri liberi professionisti", tra cui Stefano Rossi di Piacenza e Andrea Benincasa Di Caravacio (51) di Torino. In particolare è emerso che "il libero professionista valdostano", ovvero Trasino, "otteneva appalti per la direzione dei lavori grazie alla compiacenza di un dipendente dell'Anas", l'ingegnere Adriano Passalenti, "al quale indicava le ditte da invitare dopo aver concordato con le stesse importi da comunicare nell'offerta".

Gli altri cinque appalti per i quali vengono ipotizzati dei reati sono: l'affidamento, nel 2016 dei lavori di adeguamento strutturale antisismico e la messa a norma antincendio della scuola media in frazione Cretaz, a Valtournenche, per un importo iniziale di 600 mila euro; i lavori di potenziamento, nel 2017, dell'acquedotto comunale a Cervinia, per un importo di 250 mila euro; la ristrutturazione e ricostruzione, promesse nel 2018, del bar Rocce Nere a Plan Maison (con il coinvolgimento di Chiavazza per poter superare i limiti previsti dal piano regolatore al progetto di ampliamento dello stabile di proprietà della Cervino spa); i lavori, nel 2014, di ribaltamento delle utenze dell'acquedotto di Saint-Pierre; i lavori di manutenzione, nel 2016, del tratto di strada pedonale chiamato 'Fiscada', a Valtournenche.

Anche Federico Maquignaz (nella foto), presidente della Cervino spa, società che gestisce gli impianti della località turistica, è indagato dalla procura di Aosta nell'ambito dell'inchiesta.

Lui e Chiavazza, secondo l'accusa "deliberavano, attuavano e concludevano un patto corruttivo connotato dalla percezione di utilità da parte di Maquignaz consistite nell'esecuzione dei lavori di nuova costruzione e ristrutturazione dell'immobile denominato 'Rocce Nere' gestito dalla Cervino spa attraverso il compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio da parte di Chiavazza".

Quest'ultimo - secondo gli inquirenti - ha "promesso e posto in essere plurimi interventi per appianare gli ostacoli derivanti dalla complessità del progetto e da palesi difformità della costruzione rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici", "spendendosi reiteratamente per garantire a Maquignaz l'approvazione del progetto di ristrutturazione del bar 'Rocce nere' in località Plan Maison".

In particolare Chiavazza ha operato per "consentire un intervento che modificava strutturalmente in modo completo l'immobile preesistente per quanto riguarda volumetria, sagoma ed elementi tipologici". In dettaglio erano stati realizzati tre piani fuori terra invece dei due consentiti. Maquignaz da parte sua avrebbe promessa "utilità allo stato non determinate". I fatti risalgono a febbraio-marzo 2018.

I guai per Chiavazza sono arrivati quando, dopo le dimissioni di Deborah Camaschella, a Valtournenche giunse il commissario, Sara Bordet. 

Al riguardo è "emblematica", per i carabinieri, una conversazione intercettata nei locali della Edilvu tra Chiavazza e i titolari dell'impresa, dopo che la gestione del Comune  è passata alla Bordet:

Renza Dondeynaz: "Come siete messi su di là...con il commissario..."

Fabio Chiavazza: "Non l'ho vista, la vedo mercoledi..."

Loreno Vuillermin: "Allora lavoro non me ne portate più voi...con il commissario..."

Chiavazza: "Mmm no, per i prossimi 5 mesi mi dispiace...ma zero di zero...perchè non ha portato soldì secondo me a chi li ha chiesti...lei...Cervinia non è come Challand...ci sono interessi migliori su".

Poi Chiavazza, Vullermin e Dondeynaz discutono su come poter ovviare al problema visto che a Valtournenche, dice il tecnico comunale, "è pieno di soldi" ma le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale erano ancora lontane.

Chiavazza (a Vullermin): "Ma tu hai dei parenti a Valtournenche o nessuno?"

Vullermin: "No"

Chiavazza: "Bisognerebbe far vincere Deborah...secondo me stravince"

Vuillermin: "Ma si è messa di nuovo in lista?"

Chiavazza: "Sì, sì, lei stravince..."

Vuillermin: "E chi c'è contro il vicesindaco..."

Chiavazza: "no, non si metterà più...né lui né molti suoi compagni di cordata..."

Poi continuano a discutere su chi 'tenere' e chi 'mandare via' se vincesse le elezioni Deborah Camaschella. Chiavazza aggiunge che lui sarebbe una persona 'intoccabile' per l'ottimo rapporto di amicizia che aveva con lei, 'quasi una sorella' e spiega che la sorella, Cristina Camaschella, lavora per lui.

A quel punto interviene Loreno Vuillermin: "Caro Chiavazza...sei ben bravo...con me sei ben bravo...abbiamo avuto dei problemi però...io se devo dirti vaffanculo te lo dico...".

E Chiavazza: "Mi pare giusto..questo lo ripeto, con l'Ivan (Vuillermin ndr) sono tutti contenti".

 

 

patrizio gabetti

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