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CRONACA | 14 agosto 2018, 23:14

Probabile ispezione ministeriale al carcere di Brissogne

Andrea Manfrin e Luca Distort, consiglieri regionali della Lega che hanno preso a cuore le carenze nel carcere di Aosta.

Andrea Manfrin e Luca Distort, consiglieri regionali della Lega che hanno preso a cuore le carenze nel carcere di Aosta.

Il detenuto che ha sfasciato una cella della casa circondariale di Brissogne ha fatto traboccare il vaso. E’ quanto mai probabile che il ministro, su sollecitazione dal Consigliere regionale Andrea Manfrin, possa inviare a breve un’ispezione. Anche il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria potrebbe dar vita ad una serie di iniziative per far luce sulle gravi disfunzioni nel carcere valdostano più volte denunciate dall'Osapp.

Il fatto

Un detenuto Nigeriano ventisettenne, ristretto nel reparto isolamento del carcere di Brissogne Aosta, dalle ore 9,15 alle ore 13,00 circa, ha tenuto tutto il personale del carcere Valdostano in continuo stato d’allerta tanto che ha letteralmente sradicato la finestra della cella e con un'anta ha sfondato il muro divisorio interno della stessa, rendendola completamente inagibile.

Per il sindacato Osapp il carcere di Aosta per il personale di Polizia Penitenziaria “è molto di più che una bolgia dantesca per i problemi che tutti ormai conoscono da anni legati all’assenza di un direttore titolare e alla scarsissima attenzione per la soluzione dei problemi della struttura da parte del Provveditore Regionale le cui evidenti incertezze stanno comportando l’impasse degli istituti penitenziari sull’intero territorio del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta”.

Ad una situazione di estrema difficoltà peraltro si aggiungono, per l’Osapp “i rischi e i disagi legati anche alla presenza in carcere di detenuti con problemi di carattere psichiatrico che costituiscono il penoso retaggio degli errori della precedente legislatura e a cui l’attuale non riesce a porre alcun riparo”. Per Beneduci sarebbero più che indispensabili, per il carcere di Aosta “in conclamato dissesto nonché per gli altri Istituti in analoghe disastrose condizioni per quanto attiene alle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria interventi sostanziali e anche l’avvio di una specifica attività di ordine ispettivo (Commissione di inchiesta Ministeriale) intesa ad accertare le gravi ed evidenti inadempienze gestionali”.

red. cro.

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