/ CRONACA

CRONACA | 11 aprile 2018, 13:55

Condannato a 9 anni di carcere per violenza sessuale sulla moglie e bastonate al figlio p

Il Palazzo di giustizia di Aosta

Il Palazzo di giustizia di Aosta

Dopo la condanna a 10 anni di carcere inflitta meno di due settimane fa a un aostano, un secondo grave processo per violenze e maltrattamenti in famiglia giunge a sentenza di primo grado al Palazzo di giustizia di Aosta.

Per aver commesso violenze sessuali alla moglie incinta contro il parere del medico e sotto ricatto ("non avrebbe più speso soldi" per il cibo), ma anche aver preso a botte al figlio con cinghia e bastone "perché in Marocco, in moschea, si fa così", un marocchino di 33 anni è stato condannato a nove anni di reclusione dal tribunale di Aosta, che ha accolto la richiesta del pm Luca Ceccanti. I giudici (presidente del collegio Eugenio Gramola) hanno inoltre disposto un risarcimento di 15 mila euro nei confronti della donna, parte civile con l'avvocato Stefano Marchesini. L'imputato, assistito dall'avvocato Antonio Foti, era accusato di violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia.

I fatti sarebbero accaduti nel 2017, con il trasferimento della coppia in un comune vicino ad Aosta: il pm Ceccanti nella sua requisitoria ha parlato di "quotidiano svilimento della persona offesa" e di "continua manifestazione di denigrazione e disprezzo, sin da subito divenuto stillicidio di minacce e violenze fisiche prima e sessuali dopo". Accuse respinte dalla difesa che ha annunciato ricorso in Appello.

red. cro.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore