Ha risarcito le 12 persone che aveva derubato e ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, oltre a mille euro di multa. si è chiuso così qusta mattina al tribunale di Aosta il processo a Carmine Sozio, 29 anni, residente in un campo nomadi di Torino, arrestato lo scorso 6 dicembre dalla polizia su disposizione del gip: secondo gli inquirenti (pm Luca Ceccanti) era responsabile di una serie di furti avvenuti in Valle d'Aosta tra la primavera e l'autunno del 2017, uno in abitazione e gli altri in auto parcheggiate davanti a chiese e cimiteri. Sozio era assistito dall'avvocato Marco Romanello del foro di Biella.
A tradirlo era stato un furto compiuto in una casa: con il bancomat e la carta di credito sottratte erano stati fatti vari acquisti, tra cui una piscina da esterno ritrovata nel campo nomadi. Gli agenti avevano poi accertato la sua presenza nei luoghi dove erano stati messi a segno i furti. Lo scorso 15 febbraio gli erano stati concessi gli arresti domiciliari.
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