Ha aggredito con calci e pugni i carabinieri che lo stavano identificando e che poi lo hanno arrestato.
Accusato di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, ha patteggiato un anno di reclusione Ahmed Gomri, operaio tunisino di 36 anni residente a Brescia ma impiegato in un cantiere ad Aosta.
Gomri era stato fermato la notte scorsa dai carabinieri: i gestori di un locale in corso Battaglione, nel capoluogo regionale, avevano chiamato le Forze dell'ordine sostenendo che l'uomo stesse disturbando. I militari, una volta intervenuti, lo hanno fatto salire sulla loro auto ma Gomri, in base alla ricostruzione della procura, ha sferrato a uno di loro un calcio al volto.
Oggi al termine del processo per direttissima, il giudice Marco Tornatore (pm Eugenia Menichetti), anche per il pericolo di recidiva di "comportamenti violenti da ubriaco", ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, anticipando che al tunisimo sarà comunque concesso il permesso di uscire per andare a lavorare. Gomri era difeso dall'avvocato Stefano Marchesini.