Ci sono momenti nella vita, in cui ci sembra di vivere una situazione di impantanamento. Ci sentiamo bloccati, senza via d’uscita, senza idee e soluzioni alla nostra portata.
Negli scacchi succede. Il gioco non permette altre mosse e questo momento, definito stallo, determina la fine della partita in parità.
Fortunatamente nella vita di tutti i giorni, anche in queste circostanze, apparentemente avverse, possiamo contare su soluzioni che non provengono da noi e che ci tolgono da momenti di “impasse”.
Perché ci capita di trovarci nel bel mezzo di una situazione così ingarbugliata e complicata? Dovremmo chiedercelo. Nulla è un caso, soprattutto per un cristiano, che sa che ogni cosa coopera al suo bene.
Quando ci sentiamo deboli e sappiamo che le nostre forze non sono sufficienti a risolvere il problema, non possiamo fare altro che gridare a Dio, l’Unico che può intervenire.
Quando preghiamo che Dio ci aiuti, ma poi ci arrabattiamo con i nostri mezzi, non impariamo ad affidarci a Lui.
Forse è arrivato il momento di arrenderci e imparare a conoscere questo Dio, che non è lontano da noi, ma è vicino, è vivente e modifica le situazioni.
Dio vuole farsi conoscere anche da te ed essendo un Dio che agisce, non c’è occasione migliore di questa per vederLo all’opera.
Nella Bibbia mentre gli ebrei scappavano dall’Egitto, si trovarono in un momento di altissimo panico: davanti avevano il mar rosso e dietro gli egiziani che li inseguivano. Dio aprì le acque e fece attraversare il suo popolo all’asciutto.
Dio sa come occuparsi dei nostri problemi, con soluzioni che non riusciamo neanche ad immaginare.
«Sgridò il mar Rosso ed esso si prosciugò; li guidò attraverso gli abissi marini come attraverso un deserto.» Salmi 106:9