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ECONOMIA | 05 marzo 2018, 11:28

I soggiorni turistici più lunghi si registrano nel comprensorio del Cervino

Marguerettaz 'risultati che incentivano gli investimenti'. Tutti i comprensori turistici della Valle d’Aosta restituiscono dati positivi nel confronto con le presenze del 2016. A dirlo è l’analisi di TurismOK

I soggiorni turistici più lunghi si registrano nel comprensorio del Cervino

“Il mondo dell’accoglienza in questi ultimi anni si è drasticamente modificato e il sistema Valle d’Aosta è riuscito ad adeguarsi e gli investimenti che sono previsti nei prossimi anni sono la prova delle reputazione che la nostra regionale si è conquistata”. Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al turismo, commenta così l’analisi di  TurismoOk dalla quale emerge che la crescita meno sostenuta si registra per il comprensorio del Monte Bianco e della Valle Centrale (con un incremento del 1 %), mentre gli altri comprensori crescono con un margine più interessante, pari al 4/6%.

Tra questi è il comprensorio del Monte Rosa a crescere proporzionalmente in maniera più consistente, mentre è l’area del Monte Cervino a segnalare un tasso di permanenza media più alto, con un valore superiore alle 4 notti. “Anni fa – aggiunge Marguerettaz – c’era un’emergenza perché chiudevano gli alberghi mentre oggi arrivano proposte per nuovi investimenti per decine di milioni di euro”.

Ma avvisa Marguerettaz: “Di lavoro da fare ne abbiamo ancora tanto ma grazie a questi risultato possiamo affrontare con entusiasmo e ottimismo”. Per tornare all’analisi di TurismoOk, si legge che le strutture alberghiere rappresentano la scelta del 71% degli ospiti nel 2017: il 62% dei turisti totali ha infatti prenotato in Hotel, mentre il 9% in RTA (residenze turistico alberghiere).

“Questa distribuzione - precisa TurismoOkhttp://www.turismok.com/amministrazioni-dati-sul-turismo-2017/ - dipende però dal mese considerato, ad esempio ad agosto la componente alberghiera scende al 55% degli ospiti e aumentano le soluzioni extra-alberghiere, soprattutto nelle formule open air”.

Gli alberghi accolgono nel 2017 68.000 ospiti in più rispetto al 2016 (ovvero +3%) con una permanenza media di 2,9 notti, rispetto a 1,1 notti registrate presso i rifugi alpini e 8,3 presso i campeggi sociali.

“Nello specifico – precisa l’analisi - le strutture ricettive alberghiere registrano buone performance per le categorie centrali, mentre calano le presenze per le 1 stella e 5 stelle, con perdite fino al -3% delle presenze e -12% degli arrivi rispetto all’anno precedente”.

A livello di performance molto bene invece le CAV (Case e appartamenti per vacanza) e le case per ferie, che registrano un +22% di presenze rispetto al 2016. Dati turistici Valle d'Aosta 2017. Il tasso di occupazione netto (calcolato sulle giornate letto rispondenti, ovvero i giorni effettivi di apertura delle strutture ricettive) indica che nel 2017 le strutture turistiche della Valle d’Aosta sono state occupate mediamente per il 27% del loro potenziale e che è il comprensorio di Valtournenche è quello nel quale si registra il valore più alto di occupazione, con il 36%, mentre il fanalino di coda è rappresentato  dall’area del Gran San Bernardo, con un 12% di tasso di occupazione netto registrato 12 mesi dell’anno passato.

TurismOKhttp://www.turismok.com/amministrazioni-dati-sul-turismo-2017/ conduce ricerche su tematiche specifiche e quindi può dare un contributo sostanziale, scendendo ad un livello di dettagli molto approfondito, in funzione delle necessità degli operatori turistici che vogliono affrontare in modo serio e analitico lo sviluppo del turismo in Valle d’Aosta, consci che l’analisi dei dati è un presupposto imprescindibile per il successo di una destinazione o un progetto turistico specifico.

red.eco.

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