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ATTUALITÀ POLITICA | 18 gennaio 2018, 12:26

La casa in Valle d’Aosta, entre histoire et innovation

Sul sito CELVA la Carta d’intenti che fa sintesi delle istanze di enti locali e professionisti

La casa in Valle d’Aosta, entre histoire et innovation

Il CELVA pubblica sul proprio sito e mette a disposizione di tutti i portatori d’interesse istituzionali, i professionisti, gli imprenditori, gli artigiani e i cittadini interessati la Carta d’intenti predisposta nell’ambito del convegno “La casa in Valle d’Aosta, entre histoire et innovation”, svoltosi ad Aosta il 1° dicembre scorso.

L’iniziativa era stata presentata dal Presidente del CELVA spiegando il metodo di lavoro prescelto, ovvero quello di un coinvolgimento attivo degli Ordini e dei Collegi professionali, che ha preso avvio nei primi mesi del 2017 e si è svolto all’interno di un percorso partecipato e condiviso.

La Carta d’intenti sulla casa in Valle d’Aosta, nelle sue linee guida, era stata anticipata al convegno dal Sindaco di Quart; alla stesura definitiva hanno partecipato più di 200 esperti e operatori dell’edilizia e dell’urbanistica che operano nell’arco alpino, e che insieme agli Amministratori locali valdostani hanno individuato quali temi di maggiore attenzione la valutazione dei vincoli paesaggistici e culturali, nonché il rinnovo del quadro della normativa regionale e dei Piani regolatori generali comunali.

In questo contesto, il CELVA e gli Ordini e i Collegi professionali evidenziano le maggiori sfide proposte dal mercato e dagli attuali vincoli normativi e regolamentari, riferiti soprattutto all’introduzione di nuove tecnologie costruttive in Valle d’Aosta. Gli elementi prioritari sono:

- la semplificazione della normativa regionale, per permettere la coesione tra la tradizione costruttiva valdostana e l’introduzione di nuove tipologie costruttive e tecnologie edilizie;

- la previsione di un ripensamento del regolamento edilizio tipo in un’ottica prestazionale e non prescrittiva, con indirizzi di azione per ambiti omogenei di intervento;

- la razionalizzazione delle Commissioni edilizie a livello di ambito territoriale e l’attivazione di un processo di uniformità degli strumenti attuativi al Piano regolatore;

- la promozione di una crescita culturale allargata dei portatori di interesse, attraverso opportune azioni di informazione/formazione sull’evoluzione dell’architettura e le nuove tipologie e tecnologie, quali appositi momenti divulgativi previsti dal CELVA nella propria proposta formativa.

La Carta d’intenti è liberamente scaricabile dal sito www.celva.it e dal seguente link. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi il Servizio associato formazione del CELVA (e-mail formazione@celva.it).

red. pol.

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