"Poche settimane fa eravamo scesi in piazza per dire basta alla corruzione e chiedere un intervento chiaro da parte delle Istituzioni regionali. La risposta del Consiglio regionale è desolante. Non solo non è stato adottato, ad oggi, alcun provvedimento serio rispetto al controllo del voto e al monitoraggio del fenomeno mafioso nella nostra regione, ma ecco che oggi assisteremo alla sostituzione di un consigliere, sospeso perchè condannato in primo grado, con un neo consigliere indagato per aver comprato delle preferenze alle regionali 2013".
Lo scrivono le associazioni Arci Vda, Attac Vda, LegambienteVda, Libera Valle d'Aosta, Movimento per la Decrescita Felice Vda e ValleVirtuosa, precisando che "Davide Perrin venne assolto anche in ragione del fatto che la prova regina, ovvero le intercettazioni audio e video dei suoi contatti con Cosimo Lippo in cui discuteva i dettagli della compravendita di voti, risultava inutilizzabile nel processo, perché frutto di un altro filone di indagini".
"Al di là delle responsabilità penali - si conclude la nota - Davide Perrin non dovrebbe rappresentare alcun valdostano in Consiglio. O siamo solo noi a porre alla Politica la questione morale?".