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ECONOMIA | 24 novembre 2017, 14:00

La società della conoscenza e gli operatori emergenti

Mercoledì 22 novembre, a Roma, presso il Dipartimento delle Finanze (Ministero dell’Economia e delle Finanze) la “Costituente del Contribuente”, promossa dal prof. Orlando Formica Garante del Contribuente della Valle d’Aosta, nel percorso di audizioni ha visto la partecipazione di qualificati attori sociali che per oltre 7 ore si sono confrontati con elaborazioni territoriali

La società della conoscenza e gli operatori emergenti

Sono emersi i punti di forza della ripresa economica e le debolezze, i nodi del fisco, dell’accesso al credito che bloccano l’evoluzione delle piccole imprese in sofferenza. Il prof. Formica nell’introdurre i lavori ha collocato le imposte dentro l’economia come costruzione affermando: ”Occorre creare un nuovo legame sociale nella nascente società digitale con imprese innovative e lavoratori della conoscenza. C’è chi sostiene che la nostra economia è malata di polarizzazione: un tessuto strappato dalle disuguaglianze, la demolizione dei ceti medi, la decomposizione della classe operaia. Per me il futuro è dei creativi quelli che sapranno creare un nuovo legame territoriale, generazionale, di valorizzazione delle risorse bloccando l’obsolescenza e l’irrilevanza dei prodotti e penetrando nei mercati emergenti. Occorrerà preservare talenti, infrastrutture per costruire piattaforme digitali indispensabili per una economia intermedia bisognosa di collegamenti”.

Formica ha proseguito: ”Ci saranno i licenziati dai robot. Il 14,9% degli occupati (3,2milioni) potrebbe entro 15 anni perdere il posto di lavoro, quindi la decomposizione di un tessuto umano con risvolti oggi sottovalutati sul versante della perdita di identità di popolazione ancora attiva.

Le macchine non hanno sensibilità umane, ecco la necessità di una istruzione evolutiva ed alternativa ( che attenui l’emarginazione e la povertà) capace di generare nuove occupazioni, così nei beni culturali, ambientali, turismo, servizi sociali di prossimità, sanità. Avanzano nuovi scenari che dal locale al globale devono mutare l’offerta di beni, servizi, prestazioni professionali a fronte di una domanda legata a nuovi bisogni, a modificazioni epocali oggi imprevedibili, sottovalutati e che altereranno ( anche con violenti scossoni) l’equilibrio delle comunità locali. Ecco perché i critici del reddito di cittadinanza( dare niente per tutti?) sostengono la formazione degli operatori della conoscenza senza i quali non ci sarà il rilancio della crescita e per un benessere duraturo”.

Il Professore ha così concluso: ”L’intelligenza artificiale è una rivoluzione risolutiva per la produttività e l’applicazione concreta, una attenzione alla disumanizzazione, ad esempio se in Italia l’aspettativa di vita sarà di 82,5 anni, necessitano servizi alla persona crescenti, da qui nuove professioni ed impieghi, un sistema universitario da modificare per garantire livelli occupazionali ai giovani”.

L’Ufficio del Garante del Contribuente VdA

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