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ECONOMIA | 28 giugno 2025, 14:00

Arriva la quattordicesima (forse): ecco chi la prende, quanto vale e quando arriva

Soldi in arrivo per milioni di pensionati italiani: ma non tutti la vedranno. L’Inps accredita la mensilità extra a chi ha almeno 64 anni e redditi sotto i 15.688 euro. Occhio alle soglie, ai calcoli e ai recuperi: luglio è il mese delle sorprese

Arriva la quattordicesima (forse): ecco chi la prende, quanto vale e quando arriva

Luglio porta una boccata d’ossigeno per molti pensionati italiani, ma come sempre non per tutti. La cosiddetta quattordicesima, ovvero la mensilità extra prevista per le fasce più fragili della popolazione anziana, arriverà a partire dal primo luglio direttamente sul conto corrente insieme alla pensione mensile. Nessuna domanda da presentare, tutto automatico — almeno in teoria. Ma bisogna rispettare due condizioni ben precise: aver compiuto 64 anni entro il 31 luglio 2025 e avere un reddito annuo personale non superiore a 15.688,40 euro (due volte il trattamento minimo Inps).

La somma aggiuntiva, introdotta ormai nel 2007, varia tra i 437 e i 655 euro, in base agli anni di contribuzione e alla fascia reddituale. Più anni hai versato, più alta sarà la cifra. Chi invece ha redditi leggermente superiori al minimo, rientrando tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, riceverà una quattordicesima ridotta, tra i 336 e i 504 euro. Ma anche qui c’è un piccolo salvagente: se si supera di poco la soglia, l’Inps applica una clausola di salvaguardia che consente di ottenere comunque una somma, anche se tagliata.

Il meccanismo, però, è tutt’altro che semplice. Per chi riceve la quattordicesima per la prima volta, si guardano i redditi percepiti nel 2025. Per chi invece l’ha già avuta in passato, si considera il reddito da pensione del 2025 e tutti gli altri introiti del 2024. Se mancano dati aggiornati, l’Inps può andare a pescare anche nei redditi del 2023 o addirittura del 2022. L’erogazione di luglio, infatti, è considerata provvisoria: solo dopo i controlli incrociati con l’Agenzia delle Entrate si saprà se tutto è andato liscio o se ci saranno rettifiche (e magari restituzioni).

Per controllare se si ha diritto alla quattordicesima, basta accedere con Spid, Cie o Cns al sito Inps e consultare l’area “Consulente digitale delle pensioni” oppure la sezione del cedolino online. Il documento Obis/M è un altro strumento utile per capire se la somma è stata riconosciuta. In caso contrario, è possibile presentare domanda di “ricostituzione reddituale” online oppure affidarsi a un patronato.

Ma attenzione: luglio non porta solo buone notizie. In parallelo all’erogazione della quattordicesima, l’Inps inizierà anche a recuperare alcune somme che negli anni scorsi erano state erogate in eccesso o senza diritto. È il caso delle indennità una tantum da 200 e 150 euro versate nel 2022, che ora potrebbero essere trattenute dalle pensioni. E, come se non bastasse, proseguono anche le trattenute fiscali per i conguagli Irpef 2024 e il recupero delle addizionali regionali e comunali dell’anno precedente.

Insomma, il mese di luglio si conferma uno snodo cruciale per i pensionati: tra bonus che arrivano, soldi che spariscono e cifre che ballano, il consiglio è tenere d’occhio il conto corrente e armarsi di pazienza (o di un buon patronato). Perché la quattordicesima, prima di essere una certezza, è una partita a scacchi con il fisco e con le soglie Inps.

j-p-sa.

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