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ATTUALITÀ | 25 agosto 2017, 13:29

Courmayeur: Una stele in memoria di don Cirillo Perron nel parco del municipio

Ieri, Ieri, giovedì 24 agosto, la Cerimonia di scopertura. Don Cirillo era soprannominato «il parroco alpinista», perché subito dopo la vocazione sacerdotale veniva la sua passione per la montagna.

Courmayeur: Una stele in memoria di don Cirillo Perron nel parco del municipio

La decisione di realizzare un'opera per celebrare il ricordo dell'indimenticabile Don Cirillo, Parroco di Courmayeur per cinquant'anni, era stata simbolicamente adottata dalla Giunta Comunale lo scorso 27 gennaio 2017, Giorno della Memoria, riconosciuto nel 2015 Giusto fra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme, per aver salvato dalle persecuzioni naziste Giulio Segre, un bimbo ebreo che fece passare per suo nipote, Don Cirillo ha lasciato importanti insegnamenti e ricordi nel cuore di intere generazioni di abitanti ed ospiti del paese.

Giovedì 24 agosto 2017, nel Parco della Rimembranza del Giardino del Municipio di Courmayeur, si è tenuta la Cerimonia ufficiale di Scopertura della Stele, seguita dalla Santa Messa nella "sua" parrocchia di San Pantaleone, concelebrata dal Parroco Don Mario Tringali e dal nipote Don Donato Perron. Don Cirillo Perron (Valtournenche 23/9/1912 - Aosta 2/10/1996)

Nato a Vatournenche il 23 settembre 1912 Don Cirillo Perron, è stato parroco di Courmayeur dal 25/01/1939 al 19/11/1989, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per diverse generazioni della comunità, che ha accompagnato e guidato nell’attraversare i grandi eventi e cambiamenti che hanno segnato la storia del paese nel XX secolo. Era soprannominato «il parroco alpinista», perché subito dopo la vocazione sacerdotale veniva la sua passione per la montagna.

Arrivò a Courmayeur nel 1939, e durante la guerra, gli abitanti del paese ai piedi del Bianco conobbero la sua generosità e il suo coraggio, di cui la storia del nipotino è solo l'esempio più eclatante. I più anziani del paese ricordano infatti tanti episodi, come quando Don Cirillo riuscì a procurare due vagoni contenenti riso, farina e meliga da distribuire alla popolazione, o quando si offrì come ostaggio al podestà per far liberare dieci prigionieri o ancora quando riuscì a evitare l'incendio di Dolonne deciso dai soldati tedeschi per rappresaglia contro i partigiani.

Dopo la guerra, nel 1946, per onorare il voto dei residenti, fece costruire in vetta al Mont Chetif una cappella, sormontata da una monumentale statua della Regina Pacis, per ringraziare la Vergine per la protezione accordata al paese; qui, il 7 settembre 1986, fu con Papa Giovanni Paolo II in occasione del'Angelus con cui il ponteficie impartì la benedizione all'Europa. E tante furono le opere che Don Cirillo volle fossero realizzate : l'oratorio e il cinema «Edelweiss», dove i giovani di Courmayeur hanno trascorso innumerevoli domeniche pomeriggio; l'abbellimento della chiesa parrocchiale; la costruzione della chiesa di Entrèves e la ristrutturazione del santuario di Notre Dame de la Guérison.

I tanti impegni, accanto ai vari incarichi ecclesiastici che ebbe, non diminuirono la sua passione per la montagna, e tra le sue ascensioni si possono ricordare il Monte Bianco, le Grandes Jorasses, il Cervino, il Dente del Gigante (scalato 21 volte, l'ultima nell'87 per il suo 75° compleanno). Fece anche parte della spedizione alpinistica sull'Annapurna III, in Himalaya, nel '77 e dieci anni dopo fu nominato “Guida onoraria” della Società delle Guide di Courmayeur. Il «parroco alpinista» si ritirò con l'inseparabile sorella Ottilia a St-Pierre nel 1989, dove è rimasto fino alla morte il 2 ottobre 1996 dopo aver chiesto e ottenuto di poter riposare nel cimitero di Courmayeur.

Il Ricordo di Don Cirillo

Nel 2012, anno del centenario della sua nascita, l'Amministrazione Comunale decise di intitolargli il Centro Ricreativo realizzato in alcuni locali situati nei pressi del Municipio, che in pochi anni sono diventati degli spazi estremamente vitali, attualmente sede di diverse attività e frequentati con regolarità pressocchè quotidiana da tutte le generazioni. E' del 27 maggio 2015, nella Sala Consiliare del Municipio di Courmayeur, la cerimonia ufficiale di rimessa alla memoria della medaglia di “Giusto delle Nazioni”, che fu consegnata dalla Prima Assistente dell' Ambasciata di Israele in Italia Dott.ssa Sara Gilad al nipote naturale del religioso, Don Donato Perron, anch'egli sacerdote.

La massima onorificenza concessa dallo Yad Vashem di Gerusalemme a coloro che hanno rischiato la vita per salvare anche solo un ebreo dalla Shoah, è stata riconosciuta a Don Cirillo Perron per aver salvato dalle persecuzioni naziste Giulio Segre, un bimbo ebreo che, negli anni della guerra Don Cirillo nascose e fece passare per suo nipote e che settant'anni dopo raccontò questa storia in un toccante libro, e quindi promosse l'iter presso le istituzioni di Israele.

lu. au.

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