“E’ in arrivo una nuova stangata i cittadini e le aziende di Donnas grazie all'aumento delle tariffe dell'acqua e dei rifiuti per il 2017”. L’allarme è stato lanciato in Consiglio comunale dal gruppo Donnas Insieme.
Secondo i calcoli dell’opposizione l'acqua a Donnas (sottoambito Mont-Rose Walser), anche se bene primario, calcolata sul consumo medio di una famiglia (200 mc/a), subirà nel 2017 un ulteriore aumento di oltre il 17%.
“In termini di spesa corrisponde in media – precisano i consiglieri di opposizione - ad un incremento annuo per le famiglie di circa 50 € e ad un costo medio che raggiungerà i 28 € mensili”.
I motivi di questo aumento, che portano il cittadino a dover pagare le bollette tra le più care in Valle d’Aosta, sono essenzialmente due: un servizio inefficiente e costoso e la diminuzione dei consumi da parte dell'utenza.
“Noi, Gruppo di opposizione – si legge in una nota - già in passato avevamo portato in Consiglio delle proposte chiare su come ridurre fin da subito i costi delle bollette ed avevamo chiesto al Sindaco di proporle nelle sedi opportune ovvero ridurre o eliminare gli attuali sottoambiti in favore di una gestione regionale, oppure adottare una tariffa unica regionale per riequilibrare le nostre tariffe con il resto della Valle, oppure istituire un fondo perequativo per riequilibrare le differenze di costo legate alle singole aree e non ultimo ottimizzare gli impianti per ridurre le attuali inefficienze (depuratori, separazione acque bianche/nere,...)".
La stessa sorte toccherà al costo della raccolta rifiuti TARI (tassa rifiuti), che aumenterà di circa l'11%. “Appare quantomeno assurdo che - si legge ancora nella nota - all’aumentare delle percentuali di raccolta differenziata, il costo della Tari invece di diminuire cresca”.
E’ da maggio 2015 che alle utenze di Donnas è stato introdotto il riconoscimento del contenitore dell'indifferenziato con codice identificativo, necessario per poter introdurre la tariffa puntuale e abbassare i costi.
“A novembre 2015 – spiega il gruppo di opposizione - chiedevamo in Consiglio comunale che finalmente questo tipo di misurazione fosse introdotta a partire dall'anno 2016 per permettere di pagare a tutti equamente, in proporzione al rifiuto prodotto, soprattutto a quello indifferenziato. Un sistema che avrebbe permesso senza alcun dubbio di ridurre la produzione di rifiuti e dei relativi costi della TARI”.
(Nella foto il sindaco Follioley)
Alla data di oggi risulta “ancora tutto da adempiere e questo ha vanificato un’equazione che dovrebbe essere logica se solo ci si organizzasse per bene: ossia, più differenziata, meno costi a carico dei cittadini”.












