Il Bilancio 2017 del Comune di Courmayeur pareggia sulla cifra di 18.740.476,00€ e rappresenta per importanza il secondo bilancio comunale della regione dopo quello di Aosta.
L’approvazione del bilancio comunale è un’occasione per consentire alla sindaca, Fabrizia Derriard, di fare il punto della situazione, anche una in dimensione storica dei risultati certificati anche da questo bilancio 2017.
Inziamo con una considrazione generale...
“Sintetizzando si può dire che abbiamo adottato una strategia e un modello amministrativo impostati sin dall'inizio, ovvero prima dell'esplosione della crisi, che ha consentito al Comune di Courmayeur di reagire in modo attivo e positivo alle difficoltà derivanti dalle contingenze economiche generali, che hanno caratterizzato quegli anni e che hanno imposto a tanti enti pubblici scelte drastiche e dolorose che noi abbiamo potuto evitare, quali tagli lineari su tutti i capitoli di bilancio per far fronte in tempi rapidi alle emergenze”.
Per capire quali ricadute ha avuto il ‘bilancio sano’ in termini di ritorno sociale e turistico?
“Nel primo ambito basta citare, ad esempio, il fatto che, negli ultimi anni, a Courmayeur c'è stato un fiorire di associazioni e soggetti che offrono proposte formative, sportive, artistiche e culturali per bambini, ragazzi e non solo, come certificato dal catalogo autunnale realizzato da alcune stagioni sotto il coordinamento degli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali, diverse delle quali tendono a rivolgersi ad un utenza sia di residenti che di ospiti, consapevoli della tipologia di mercato che ha il paese”.
Per quanto riguarda il turismo?
“Le scelte compiute nel tempo, accompagnate dalle risorse destinate a sostenerle, hanno avuto come effetti innanzitutto un aumento dell'interesse nei confronti di Courmayeur da parte di soggetti portatori di proposte, progetti e investimenti, a cui si è accompagnata una crescita degli eventi, sia in termini di quantità che, soprattutto, di qualità”.
E la sfida del marchio Courmayeur?
“L’abbiamo avviata nel 2016 e ha già prodotto risultati quali l'ingresso della località in circuiti e reti come quelli che ci porteranno ad accogliere ‘Rock'1000 2017’ nel prossimo luglio, o a realizzare, a gennaio 2018 il primo ‘Taste of Courmayeur’, un evento enogastronomico internazionale basato sul format proprietario inglese di ‘Taste of London’ e che arriverà da noi tramite i soggetti concessionari italiani del marchio che realizzano anche il ‘Taste of Milano’”.
Veniamo alle risorse finanziarie…
“Rispetto alle entrate abbiamo un importo di 18.115.000€ a cui si aggiungono circa 625.000€ di crediti esigibili da opere finanziate nei precedenti bilanci”.
Le entrate proprie del Comune sono pari al 94% del bilancio; come sono articolate?
“La maggior parte di queste derivano dall'IMU, che incide per 10.500.000€, ricordando che in questo gettito non sono compresi circa 1.500.000€ che gravano sulle attività produttive, ma che vanno direttamente allo Stato e che, dunque, pur presentandosi come “tasse comunali” non entrano assolutamente nelle casse dell'ente. Altre entrate per circa 4.600.000€ derivano dai servizi pubblici (compresi quelli svolti per conto terzi), dai beni dell'ente, dalle concessioni edilizie, dalle alienazioni”.
Una disponibilità importante dunque?
“E' evidente che nel panorama comunale quello di Courmayeur si presenta come un bilancio anomalo, nel senso che è probabilmente uno dei pochi comuni ad avere un'autonomia finanziaria così importante”.
Parliamo di uscite…
“La cifra più consistente, di 3.365.000€ circa, è relativa al trasferimento allo Stato dell'extragettito dell'IMU, e rappresenta il 32% dell'incasso totale derivante dall'imposta, dati che ci portano molto vicini ai valori della fiscalità media di un qualunque comune italiano che a quanto ci risulta conferiscono allo Stato circa il 40% dell'IMU incassata”.
Possiamo dire che il turismo è la spina dorsale dell’economia comunale?
“Sì, ed è per questo che abbiamo destinato al turismo 2.440.000€, che a bilancio, nel rispetto delle normative vigenti, devono essere imputate come spese correnti, ma che, per una realtà come Courmayeur, rappresentano innegabilmente degli investimenti, rispetto ai quali per questo esercizio abbiamo scelto di potenziare ulteriormente l'azione sulla promozione e in generale sul settore”.
Per gli investimenti?
“Oltre a ciò che destiniamo al turismo è da tenere presente che per gli investimenti propriamente detti, il 1.950.000€, è destinato al mantenimento del territorio e all'ammodernamento delle strutture, con nuove progettazioni, ma anche diverse opere ed interventi per i quali sono queste fasi sono già state completate”.
Quindi ripartono anche quelli che lei definisce investimenti veri e propri?
“Infatti…Nel corso degli anni abbiamo avuto uno stallo iniziale importante, dovuto alla scarsità di risorse e alla necessità di riorganizzare i servizi per trovare quelle che servivano per fare almeno le manutenzioni. Successivamente siamo stati vincolati all'applicazione del patto di stabilità, che incideva per circa 1.600.000-1.800.000€ sul bilancio di Courmayeur. Ma nel primo esercizio in cui siano stati “liberi” da questi limiti, abbiamo provveduto a destinare importi alle fasi di progettazione di diverse opere, delle quali, adesso, possiamo finalmente programmare la realizzazione”.
Qualche esempio?
“Per la gran parte parliamo di opere per un valore totale di oltre 3.000.000€ relative alla sicurezza del territorio e che dunque sono legate anche alla programmazione dei finanziamenti regionali, ma tra queste abbiamo scelto di sostenerne direttamente e autonomamente alcune con questo bilancio, come, per esempio, l'intervento di 220.000€ per la messa in sicurezza dell'area di Dolonne sottostante il canale della Guira, che nello scorso autunno ha richiesto l'evacuazione di un'attività agricola, e che dunque necessita di risposte urgenti da attivare nell'immediato”.
Veniamo alle spese correnti...
“Per fare dei ragionamenti fondati è innanzitutto necessario ricordare che l'importo totale comprende i già citati 2.440.000€ destinati al turismo e i 3.365.000€ dell'extragettito che va allo Stato. Detratti questi importi parliamo di 8.116.644€, che rappresentano il 43% del bilancio e che includono anche le risorse per le manutenzioni odinarie. Anche in questo caso si tratta di risultati che arrivano da un percorso storico, partito da una prima fase di revisione e riorganizzazione dei servizi e degli appalti in essere nei primi esercizi della nostra amministrazione, che ha permesso innanzitutto di razionalizzare le uscite legate a questa voce e quindi di recuperare risorse da destinare soprattutto a manutenzioni ed investimenti”. Per il futuro? “Continueremo con quegli investimenti ed il sostegno delle attività e del tessuto socio-economico del territorio, che sono nei compiti istituzionali di un ente e che solo un bilancio sano e solido può consentire”.
Quando votate per le comunali?
"A Coumayeur si voterà a novembre 2017, ma la data esatta non la sappiamo ancora".
Si ricandiderà?
"E' un tema che affronteremo solo dopo la fine della stagione estiva. Al momento la priorità è continuare a lavorare su quanto fin qui impostato e in atto".











