Marco Pannella, storico leader del Partito Radicale, è morto oggi in una clinica privata romana dove era ricoverato da mercoledì. Aveva compiuto e festeggiato 86 anni il 2 maggio; da oltre un anno era malato di cancro.
Uomo politico dell'Italia repubblicana tra i più significativi e stimati in modo trasversale, Pannella aveva iniziato a fare politica negli anni Cinquanta e non ha più smesso sino agli ultimi mesi di vita; ancora a gennaio aveva partecipato a un convegno sul rispetto dei diritti umani in Iran.
Fumatore accanito e mai pentito, noto per i lunghi e talvolta rischiosi scioperi della fame e della sete, il leader radicale ha avuto una vita intensa e in certe fasi contraddittoria ma non rinnegò mai i propri ideali libertari. Promotore di referendum epocali quali quelli sull'aborto e sul divorzio, fu direttore di due quotidiani della sinistra radicale, Lotta continua e Liberazione, ma per contro sostenne apertamente il primo governo Berlusconi nel 1994.
Lascia una vasta eredità politica a un Movimento che in Italia è ancora largamente rispettato a livello istituzionale, ma che conta ormai di una percentuale molto bassa di consensi e che ora è nella mani di Emma Bonino, anch'essa malata di tumore.