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ATTUALITÀ POLITICA | 18 maggio 2016, 08:51

La morte di Emile Chanoux 72 anni fa

Emile Chanoux

Emile Chanoux

Ricorre oggi, 18 maggio 2016, il 72esimo anniversario della morte di Emile Chanoux, notaio aostano martire e anima autonomista della Resistenza valdostana. Il suo cadavere fu rinvenuto, la mattina del 18 maggio 1944, in una cella della caserma di polizia di Aosta dall'agente penitenziario Stanislao Berardi, recentemente scomparso e primo a vedere il corpo senza vita di Chanoux, con evidenti segni di percosse.

Nato nel villaggio di Rovenaud nella Valsavarenche, figlio di Pierre, guardiacaccia, e di Élisabeth Carlin, Emile Chanoux si laureò in legge a 21 anni; dopo due brevi esperienze come segretario comunale a Valsavarenche e a Cogne, aprì uno studio di notaio ad Aosta. Fu inoltre direttore di Le Duché d'Aoste, periodico della diocesi di Aosta. Antifascista convinto, il notaio aostano fondò nel 1941 il clandestino Comité de libération, con cui organizzò i primi partigiani, sul modello dei maquis francesi.

Ormai capo del Comitato di Liberazione Nazionale di Aosta, che faceva capo al suo studio, Chanoux non poté chiarire i suoi effettivi propositi sul destino della Vallée perché, arrestato dalla polizia fascista, fu subito torturato dalle SS e poche ore dopo morì,all'eta di 38 anni. Nel 1984 Repubblica Italiana lo insignì della Croce d'argento al merito dell'Esercito alla memoria. Ancora oggi la sua morte fa discutere, la tesi del suicidio non ha mai prevalso del tutto su quella dell'omicidio per mano nazifascista.

aostacronaca.it

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