Ogni mese sono circa 2.400 i viaggi che ogni mese i valdostani fanno utilizzando BlaBlaCar per recarsi, prevalentemente a a Torino, Ivrea, Milano, Genoca, Ginevra e Costa Azzurra.
Un successo che ha superato le aspettative e da questi giorni c'è un vantaggio in più per chi condivide la propria auto su BlaBlaCar nelle regioni in cui è attiva la prenotazione online: un'assicurazione aggiuntiva e senza costi, offerta da BlaBlaCar in partnership con AXA.
BlaBlaCar, la più grande community al mondo per i viaggi in auto condivisi, e AXA, primo brand assicurativo mondiale hanno infatti annubciato l’avvio di una partnership per offrire agli utenti italiani della piattaforma una copertura assicurativa aggiuntiva rispetto alla RCA obbligatoria per tutte le auto e pensata appositamente per le esigenze dei viaggiatori in ride sharing, che per beneficiarne non dovranno sostenere alcun costo.
La partnership tra BlaBlaCar e AXA si estende all’Italia dopo il lancio in Francia, Gran Bretagna e Spagna, e rappresenta un’iniziativa pionieristica nell’ambito del ride sharing. "L'iniziativa è ambiziosa per entrambe le parti per via della sua natura così innovativa", dichiara Andrea Saviane, Country Manager Italia di BlaBlaCar.
La copertura garantita da AXA per la community italiana di BlaBlaCar include l’assistenza stradale, che garantisce il soccorso stradale qualora il veicolo non sia in grado di circolare autonomamente; le spese di pernottamento per il conducente e i passeggeri o, in alternativa, il rientro al proprio domicilio in Italia o la prosecuzione del viaggio con soluzioni alternative nel caso il veicolo resti immobilizzato e il punto di assistenza sia chiuso o la manodopera non eseguibile entro le 3 ore.
Copre, inoltre, la spedizione al passeggero degli oggetti personali dimenticati a bordo del veicolo del conducente. E prevede, infine, la tutela legale del conducente relativamente ai sinistri stradali.
Il sistema è ora attivo per i viaggi la cui partenza e l’arrivo siano in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia, Toscana e Sardegna; sarà poi esteso gradualmente a tutto il territorio nazionale nel corso del 2016.











