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ISTRUZIONE E FORMAZIONE | 12 novembre 2015, 16:25

Comune Aosta e Vivenda un sodalizio per far mangiare sano nelle mense scolastiche

Le mese scolastiche costano circa 1,5 milioni e sono utilizzate da circa 1900 utenti che compartecipano con circa 6,90 euro a pasto

Comune Aosta e Vivenda un sodalizio per far mangiare sano nelle mense scolastiche

Ogni mattina 3100 studenti si recano in 25 scuole del Comune, di ogni ordine e grado: 700 alunni iscritti alla Scuola dell'infanzia, 1200 alle primarie e poco meno di 1200 alle scuole secondarie. A questi si devono aggiungere gli iscritti alle scuole paritarie dell’Istituto Don Bosco e dell’Istituto San Giuseppe.

I dati sono stati diffusi dall’assessore comunale, Andrea Paron, in occasione del sopralluogo compiuto dalla della terza Commissione consiliare del Comune di (servizi alla persona, politiche sociali (infanzia –anziani - disabili e pubblica istruzione) presieduta da Vincenzo Caminiti. I commissari hanno compiuto un sopralluogo presso la scuola primaria Ettore Ramires, ad un anno dalla riapertura a conclusione dei lavori di ammodernamento della struttura, con pranzo alla mensa scolastica.

La commissione ha poi fatto visita alla ludoteca  La Bottega di Mastro Ciliegia al Quartiere Cogne, riaperta il 2 novembre dopo le chiusure forzate e 'a singhiozzo' degli ultimi anni. "L'amministrazione comunale – ha  sottolineato Paron - è competente per quanto attiene alla  manutenzione degli stabili (sia ordinaria che straordinaria) dei Servizi alla persona, delle attività di pulizie, dei servizi accessori richiesti dalle Istituzioni Scolastiche, del trasporto in collina, delle refezioni e di attività extrascolastiche come testimoniato dalle due ludoteche comunali". Il costo sostenuto dal Comune per il capitolo pulizie si aggira  attorno ai 560mila euro iva inclusa;  43mila di euro sono destinati al settore trasporto, cifra che comprende sia il costo dei pullman sia quello per gli accompagnatori. Il capitolo più dispendioso è, sicuramente, quello relativo alle refezioni scolastiche che costa  circa 1 milione e mezzo di euro e che interessa circa 1900 studenti".

La compartecipazione degli utenti  ammonta a circa 500mila euro derivante dalle quota pasto di 6,0 euro comprensivo di assistenza e senza costi di iscrizione. “La quota  commenta Parron è stata determinata cnhe dalla scelta del comune di utilizzare prodotti 'bio', una scelta che fa lievitare i costi del 5-6% rispetto alle materie prime tradizionali”.

La scelta dei prodotti è quella di privilegiare i prodotti a km 0 e di matrice valdostana. Sulle tavole della mensa appaiono, quindi, gli ortaggi, i formaggi, gli yogurt e la carne rigorosamente prodotti in territorio valdostano.

La procedura di confezionamento presso il centro cottura Vivenda di Arnad e i protocolli aziendali nel’arrivo del pasto presso ogni singola mensa sono stati illustrati da Alessandro Sgura, Capo Area del Gruppo La Cascina, di cui l'azienda Vivenda fa parte.

La produzione, presso il centro cottura di Arnad, inizia ogni mattina alle sei. Terminata la fase di cottura inizia l’operazione di confezionamento, verso le 10,30,  che consiste nel mettere nei gastronorm; contenitori in acciaio, le porzioni di primi piatti, secondi, contorni oltre alla frutta e al pane. Una volta giunti in mensa, i gastronorm vengono posizionate nei vari carrelli bagnomaria per il riscaldamento del cibo ed il completamento della cottura.

Alcuni minuti prima di iniziare a servire il pranzo, viene rilevata la temperatura per verificare che risponda alle norme: superiore ai 62.5 gradi. Viene quindi unito il condimento del primo piatto. Dopodiché i pasti vengono serviti. Il menu di ogni giorno è controllato da dietisti e da esperti di procedimento per garantire un servizio rispettoso di tutte le procedure di protocollo.

va.pra.

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