Paolo Giachino, presidente di Confindustria nonché direttore generale della Compagnie Valdotaine des Eaux-Cva, sarebbe stato raggiunto da un avviso di garanzia in ordine a una cessione di energia intragruppo, ovvero con la Idroenergia di Costigliole d'Asti.
La guardia di finanza di Milano nel 2014 aveva infatti contestato la procedura di esenzione delle accise applicate al consorzio e per cui la Cva ha inserito nell'ultimo bilancio, in via prudenziale, un fondo rischi di circa 51 milioni di euro. Secondo i vertici Cva le accise non dovevano essere pagate, come hanno invece fatto altre aziende.
La notizia è stata data oggi in Consiglio Valle da Alessandro Nogara, consigliere Uvp, che ha chiesto al Presidente della Giunta, Augusto Rollandin “Se è a conoscenza di un avviso di garanzia notificato al direttore generale di Cva, Paolo Giachino”.
Nogara ha proposto all'Assemblea una mozione d'ordine per discutere “sui problemi della Compagnia valdostana delle acque, che sono molto importanti per le sorti della Valle” Rollandin non ha dato seguito alla richiesta, che ha però innescato un dibattito in aula sfociato in una sospensione per la convocazione di una conferenza dei Capigruppo.
L'avviso di garanzia a Giachino sarebbe stato notificato dalla Guardia di finanza, che nei giorni scorsi avrebbe anche acquisito documentazione negli uffici direzionali della Cva. In relazione all'indagine lo stesso Giachino dichiara: "Sono molto sereno e ho la massima fiducia nell'operato della magistratura".