Non si placa la polemica sull'opportunità o meno dei realizzare il 'reality vip' di Raidue sul Monte Bianco. Dopo le dure critiche del Cai e di Hervé Barmasse a un programma che rischia di “spettacolizzare nel modo sbagliato la montagna” e dell'associazione Mountain Wilderness, che ha contestato le guide valdostane che hanno affiancato i vip nel reality, interviene ora il presidente delle guide alpine italiane, Cesare Cesa Bianchi, che invece difende i colleghi.
“Le guide insegnano ad andare in montagna sia ai clienti 'vip' sia a un qualsiasi principiante – afferma Cesa Bianchi -. E' gratuita e offensiva, oltre che infondata, l'idea che l'accompagnamento sul ghiacciaio di neofiti non sia di interesse delle guide. È esattamente il contrario".
"Ho fiducia - dichiara ancora Cesa Bianchi - nelle guide alpine, in particolare in quelle valdostane, che ce la metteranno tutta per far passare il rispetto per le alte quote e il giusto approccio alla montagna”.
Sulle critiche al reality dice: “Aspettiamo di vederlo”. Poi aggiunge: che in tv “troppo spesso passa lo stereotipo della montagna assassina. Esiste anche il rischio che la montagna sia vista come accessibile a tutti sempre e comunque, anche a gente impreparata, che va sul ghiacciaio in infradito”, convinta che “sia più utile prendere lezioni di tennis e andare in montagna da autodidatta anziché rivolgersi a un professionista da cui imparare. Il fatto che ci siano delle guide alpine nel reality fa sperare che invece passi il messaggio opposto”.