"Era irritato dal rapporto che avevo con mia moglie. Io, invece, non avevo alcun motivo per essere geloso". Così, in sintesi, Osmany Lugo Perez ha spiegato al pm Ceccanti il motivo alla base del litigio culminato, per gli inquirenti, nell'omicidio di Elio Milliery. L'interrogatorio in carcere è durato dalle 10 alle 12.30. "Ha dato la sua versione dei fatti fino a che la memoria l'accompagnava, il momento dell'omicidio appartiene a quella zona d'ombra", spiega l'avvocato Benedetto. Quel giorno, venerdì 8 maggio, il cubano non sarebbe stato invitato dal settantottenne di La Salle nella casa di frazione Liaey, ma si sarebbe presentato spontaneamente.
Nonostante questo era una giornata di festa, "il contesto era amichevole, quasi familiare", sottolinea l'avvocato Pierluca Benedetto. Lugo Perez ha ricostruito davanti al pm Luca Ceccanti la sua giornata "in modo corrispondente a quanto riferito dai testimoni sentiti dagli inquirenti", spiega il legale. Dal momento del litigio tuttavia riferisce di non ricordarsi più nulla. Ha confermato di "aver consumato alcol", mentre nell'interrogatorio non "è stato toccato il tema degli stupefacenti". Lugo Perez era stato fermato un'ora dopo l'omicidio dai carabinieri. Aveva i vestiti sporchi di sangue. A chiamare il 112 era stata la moglie, sua connazionale, che vive a La Salle con un altro uomo e che conosceva Milliery.