“Dovrà essere una festa indimenticabile, per gli appassionati della montagna e per i residenti delle nostre regioni alpine”. Lo hanno detto all'unisono il sindaco di Valtournenche, Domenico Chatillard e il primo cittadino di Zermatt, Christophe Burgin, che insieme agli assessori al Turismo, all'Ambiente, al Territorio e all'Agricoltura di Valtournenche e al direttore dell'Ufficio del Turismo di Zermatt si sono ritrovati attorno a un tavolo per stabilire le strategie operative delle celebrazioni dei 150 anni dalla conquista del Cervino.
“Che i rapporti tra Breuil-Cervinia Valtournenche e Zermatt siano non solo di buon vicinato è cosa risaputa – si legge in una nota del Comune di Valtournenche - complice in inverno il domaine skiable che consente il collegamento impianti e piste tra il versante italiano e svizzero, oltre naturalmente a quell'unicità che è il Cervino, la 'montagna per eccellenza', la più fotografata al mondo e che ne fa dell'intero comprensorio il simbolo più acclamato e conosciuto”.
E proprio del Cervino si è parlato in occasione dell'incontro avvenuto a Zermatt (Casa Comunale) in questi giorni di giugno tra la delegazione di Valtournenche, rappresentata dal sindaco Chatillard, dall'assessore al Turismo Massimo Chatrian e dall'assessore all'Ambiente, al Territorio e all'Agricoltura Celestino Vittaz, e quella della nota località svizzera, con la presenza del Sindaco, Cristophe Bürgin e del Direttore dell'Ufficio del Turismo, Daniel Luggen.
Argomento discusso dalle autorità presenti i "150 anni dalla prima ascensione del Cervino: 1865 - 2015", senza dubbio la celebrazione alpinistica più importante di questi ultimi tempi, non soltanto per motivi sportivi ma anche e soprattutto storico-culturali legati alla montagna e alle grandi conquiste di metà ottocento, conquiste avvenute proprio in Valle d'Aosta e nel Vallese, terre di... quattromila. "Tutto il mondo accademico dell'alpinismo - racconta il sindaco di Valtournenche, Domenico Chatilard - aspetta con viva emozione le celebrazioni legate ai 150 anni della conquista del Cervino, che hanno una loro specificità: la vittoria sulla Gran Becca nello stretto giro di soli tre giorni, sia dal versante svizzero che italiano, 14 e 17 luglio 1865."
"Ovvio che tutto ciò porti ad inevitabili sinergie sul piano delle manifestazioni celebrative - aggiunge Massimo Chatrian, Assessore al Turismo del Comune di Valtournenche - anche e soprattutto per valorizzare quello stretto legame turistico esistente tra Breuil-Cervinia, Valtournenche e Zermatt. E in occasione di questo incontro ci si è confrontati sulle varie iniziative promozionali ed eventi legati a questa importante ricorrenza, dandoci peraltro un nuovo appuntamento a Valtournenche il 16 luglio, così da trovare future attività comuni che uniscano sempre di più le nostre località." Già da quest'estate il calendario sarà comunque fitto di manifestazioni celebrative, ancor prima di arrivare al 2015 con grandi festeggiamenti ed iniziative (in fase di definizione, che naturalmente culmineranno nella settimana dal 10 al 17 luglio) capaci di far (ri)vivere le epiche gesta di Jean Antoine Carrel, il primo italiano a mettere piedi sulla vetta del Cervino, e Edward Whimper, l'inglese che il 14 luglio raggiunse l'ancora inviolata cima del Matterhorn sulla via svizzera. Ecco una sintetica anticipazione di quanto avverrà in questo 2014 in Valtournenche: anteprima del film di Kilian Burgada (2 agosto), attuale detentore del record di salita e discesa del Cervino; presentazione teatrale dell'opera di Livio Viano "La conquista del Cervino" (7 agosto) e dal 11 agosto e sino al 17 il "Cervino Cine Mountain", rassegna di film vincitori dei più importanti festival di pellicole dedicate alla montagna, con la presenza di alpinisti di fama mondiale per dibattiti e tavole rotonde dedicate all'alpinismo e al Cervino.
Nella classica festa di Ferragosto delle Guide del Cervino, i 150 anni saranno naturalmente un elemento portante, con mostre fotografiche e con ancora altri bellissimi film di montagna dedicati specificatamente al " Nobile Scoglio"; così come durante tutta l'estate verrano presentati libri che avranno per protagonista il Cervino. Ma anche appuntamenti classici di sempre come "Alpages Ouverts" (ai primi di agosto), dove i turisti possono vedere il lavoro negli alpeggi e degustare i prodotti tipici, dal latte alla fontina, o "La Desarpa" (27 settembre), la discesa delle mandrie dagli alti pascoli in valle, saranno caratterizzati "da un senso di appartenenza - spiega l'Assessore all'Agricoltura, Celestino Vittaz - alla montagna, a quel modo di vivere e di lavorare che si rifanno ancora oggi ai tempi di Carrel, grande alpinista certamente, ma uomo che ha sempre convissuto con il proprio ambiente, le proprie tradizioni locali, il pascolo, le mucche, da cui la filiera agroalimentare."
Già perché se i 150 anni della conquista del Cervino sono un fatto di rilevanza storica, è altrettanto vero che la conservazione e il far conoscere i prodotti tipici del luogo sono argomenti importanti per valorizzare e mantenere viva la cultura di montagna, insieme agli aspetti sportivi. E su questo argomento anche la vicina Zermatt è d'accordo, consapevole di quanti turisti che soggiornano nei loro alberghi scelgano di sciare anche sul versante italiano del domaine skiable in virtù dell'ottima cucina proposta dai nostri numerosi punti di ristoro sulle piste.
Conclude Chatillard: "è proprio vero che le montagne non separano ma uniscono paesi e nazioni." Tant'è che la delegazione di Zermatt, il giorno dopo il nuovo incontro del prossimo 16 luglio, si fermerà nella conca del Breuil per dare simbolicamente il via alla tappa ciclistica di Breuil-Cervinia del "Giro della Valle d'Aosta" che include percorsi anche nel Vallese.