Si trovava a circa due chilometri da casa, 15 minuti di cammino, il corpo Christiane Seganfreddo, l'insegnante scomparsa dallo scorso 30 dicembre. Il cadavere era in un ruscello largo circa 40 centimetri, in mezzo alle vigne di una tenuta gestita dal Institut Agricole Regional, nei pressi della frazione Grand Signayes di Aosta. Non si esclude che l'insegnante sia caduta accidentalmente mentre attraversava il terreno per raggiungere uno dei sentieri che attraversa la collina di Aosta e che nelle scorse settimane è stato più volte perlustrato durante le ricerche. Il ritrovamento lungo un sentiero a Grand Signayes, poco sopra l'abitazione della donna, a cinquanta metri dalla quale una palina gialla indica il percorso probabilmente seguito da Christiane. Sul posto si è recato il marito Renato Guillet e i familiari. Il corpo dell'aostana è stato ritrovato nella zona tra Aosta e Arpuilles nei pressi delle vigne dell'Institut Agricole, in un'area ricca di sentieri che collegano le varie frazioni sulla collina del capoluogo valdostano. Lo ha scoperto un addetto alla manutenzione delle vigne, il freddo ha ritardato la decomposizione del corpo.
Secondo quanto confermato da alcuni funzionari di polizia, il corpo era su un fianco, con il volto semi appoggiato sul terreno. Secondo gli inquirenti, è da parecchi giorni che si trova in quel posto, forse addirittura dal giorno della scomparsa.
Il questore di Aosta, Maurizio Celia, sostiene che la causa della morte sarebbe accidentale: Christiane potrebbe essere caduta e aver perso i sensi. Ora si attende il riconoscimento ufficiale da parte dei famigliari.
La donna indossava la stessa giacca nera e gli stessi pantaloni che aveva quando si è allontanata da casa. Inoltre aveva al collo un monile a cui era particolarmente affezionata.












