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CRONACA | 15 febbraio 2014, 20:34

MORTE INSEGNANTE: Forse una caduta mentre rientrava a casa

Il recupero della salma di Christiane Seganfreddo

Il recupero della salma di Christiane Seganfreddo

 

E' stata presumibilmente una caduta sulla via del rientro verso casa a tradire Christiane Seganfreddo, l'insegnante aostana di 43 anni trovata morta oggi in un ruscello a due chilometri dalla sua abitazione. Madre di un bimbo di due anni, risultava scomparsa dallo scorso 30 dicembre, quando si era allontanata nel cuore della notte senza più dare notizie.

Con gravi problemi di vista a causa di una malattia agli occhi (miastenia oculare), è probabile - come sostengono gli inquirenti - che sia scivolata accidentalmente nell'alveo secco di un canale che affiora tra i vigneti della collina di Aosta. Riversa su un fianco e raggomitolata, aveva addosso gli stessi vestiti con i quali si era allontanata di casa e in tasca soltanto pochi contanti e la carta d'identità. A trovare il corpo, in una tenuta gestita dall'Institut agricole regional, è stato verso le 11.30 un addetto alla cura delle vigne.

"Non sono stati rilevati segni di violenza provocati da altre persone. Le ipotesi più probabili sono quindi quelle di un gesto anti-conservativo oppure di un incidente. Sarà comunque l'autopsia a chiarire le cause del decesso", spiega il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia. Una situazione compatibile, secondo il questore Maurizio Celia, con un "allontanamento convulso" in una situazione di difficoltà psicologica. L'incidente potrebbe essere avvenuto poche ore dopo la scomparsa, mentre Christiane stava scendendo lungo i vigneti in una "camminata nervosa" per raggiungere un sentiero vicino. A fugare ogni dubbio sarà comunque l'autopsia che lunedì disporrà il pm Pasquale Longarini. "Dall'esame esterno del cadavere - sottolinea il procuratore capo Mineccia - non si è in grado di accertare se aveva fratture o altre lesioni".

Dopo i rilievi della polizia scientifica tra la neve e il fango del ripido ruscello in frazione Grand Signayes, il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco e portato alla camera mortuaria del cimitero di Aosta, dove è avvenuto il riconoscimento da parte dei familiari. Proprio per domani pomeriggio in piazza Chanoux, nel centro di Aosta, era in programma una manifestazione per Christiane, del cui caso si era a lungo occupata la trasmissione 'Chi l'ha visto?': avrebbero dovuto ritrovarsi parenti, amici, colleghi e studenti della scuola media Luigi Einaudi dove la donna insegnava Arte e trasmetteva la sua passione per la natura. Le avrebbero simbolicamente indirizzato dei messaggi di vicinanza, appesi a palloncini bianchi che sarebbero poi stati librati in aria. Una speranza di rivederla coltivata in un mese e mezzo di ricerche a 360 gradi, appelli e continue segnalazioni di avvistamenti, ma che si è infranta tra i vigneti imbiancati, sotto le montagne che Christiane non sopportava di non poter vedere più.

(thierry pronesti ansa-rava)

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