E' stata una valanga che i testimoni hanno definito “di dimensioni enormi”, con un fronte di almeno duecento metri che scendendo a valle dal Monte Rosetta (2.600 metri di quota) si è ulteriormente ingrossata, a spezzare la vita di Simona Hosquet, 29 anni, di Antey-Saint-André, guida alpina del Breuil e caporal maggiore degli Alpini. La massa di neve è precipitata su 23 scialpinisti, travolgendo la squadra di rilievo dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche, che era coadiuvata da personale di Fondazione montagna sicura e dalla vittima.
Quattro persone si sono salvate riuscendo a utilizzare lo speciale 'air bag' antivalanga che permette di 'galleggiare' sulla neve. Ferito un tecnico della Fondazione Montagna sicura, che ora è ricoverato in ospedale. Il collega di Simona della Società delle guide del Cervino Roberto Rossi, torinese di 38 anni, è stato testimone della tragedia e primo soccorritore di Simona: stava sciando con un cliente appena un po' più in alto rispetto alla zona dove si è staccata la massa di neve. “Insieme a un collega svizzero e ad alcuni altri sciatori sfiorati dalla valanga – ha spiegato Rossi all'agenzia Ansa - ho coordinato le prime operazioni: abbiamo impostato l'Arva in modalità ricerca e abbiamo trovato la prima persona sotto due metri di neve. Rispondeva alle domande, seppur affannosamente”.
Quindi, ha detto ancora Rossi, “con un'altra guida ho continuato a scavare e sotto un metro di neve abbiamo trovato Simona Hosquet. Sembrava avesse diversi traumi a una gamba, il suo viso era già cianotico”. La giovane guida di Antey due anni fa era stata vittima di un incidente alpinistico sulle Grandes Jorasses: quella volta se l'era cavata con traumi e alcune fratture di lieve entità.
La notizia della morte di Simona Hosquet ha fatto il giro della Valle d'Aosta in pochissimo tempo, destando molta impressione non solo tra gli sportivi e gli appassionati di montagna; sono centinaia i commenti di cordoglio su Facebook e Twitter e sui siti internet dedicati agli sport sulla neve. Cordoglio è stato espresso dai vertici dell'Amministrazione regionale e dal campione Marco Albarello.












