Spaccature e scambi di accuse tra i leader stanno indebolendo l'area valdostana del 'Coordinamento 9 dicembre', protagonista dei presidi di Verrès e Aosta. Il fondatore dell'originario 'movimento dei Forconi' in Valle, Giovanni Maggioni, artigiano pasticcere di Sarre, nel pomeriggio di ieri ha disconosciuto l'attività dei presidi sul territorio regionale, contestando in particolare "la vicinanza di qualcuno a movimenti politici, come Casapound, che ha provocato l'allontanamento di potenziali simpatizzanti dai luoghi della protesta".
Maggioni ha anche dichiarato che "in qualità di coordinatore del gruppo '9 dicembre' in Valle d'Aosta, riconosciuto da Lucio Chiavegato e Mariano Ferro, smentisco la riunione organizzativa prevista per martedì 17 dicembre e anticipatrice di una manifestazione a Palazzo regionale".
Ma proprio mentre il pasticcere di Sarre rilasciava queste dichiarazioni ai giornalisti, i partecipanti ai presidi lo hanno 'disarcionato' dal vertice del Coordinamento, e per gli stessi motivi per i quali lui aveva contestato la presenza di sigle politiche.
"Lui è molto vicino al Movimento 5 Stelle - dice Riccardo d'Intino, nuovo portavoce 'eletto' per acclamazione dalla base del movimento di protesta - e prima di essere grillino aveva militato nella Lega Nord. Il suo atteggiamento da politico in campagna elettorale nuoce al Coordinamento che è totalmente apartitico ed è lontano dalle reali istanze della protesta, noi non chiediamo poltrone ma meno tasse sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie e garanzie occupazionali e di crescita economica".
Al presidio di Aosta hanno svolto parte attiva diversi militanti del Movimento 5 Stelle, tra i quali Luca Lotto e alcuni grillini che volontariamente svolgono nelle vie di Aosta attività di 'uomini sandwich' durante le giornate di assemblea del Consiglio Valle. Intanto pare sia stata definitivamente annullata la manifestazione di protesta prevista per questa mattina a Palazzo regionale.









