Giunta regionale e maggioranza consiliare confermano la fiducia all'Amministratore unico della Casino Spa, Luca Frigerio. Il Consiglio Valle ha infatti respinto, in sede di votazione segreta, con 18 voti contrari e 17 a favore, una mozione sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione volta a rinnovare integralmente i vertici della Casa da gioco di Saint-Vincent.
L'iniziativa era stata esposta in Aula dal capogruppo di M5S, Stefano Ferrero. “Il Casinò, figlio di scelte strategiche disastrose messe in atto da un lungo elenco di amici dei politici, assunti negli anni – ha detto il consigliere grillino - è ormai sull'orlo della catastrofe. Il fatturato è crollato e questa situazione sta per altro mettendo a rischio i livelli occupazionali dell'azienda”.
Secondo Ferrero dal Piano industriale non emergono soluzioni valide per risollevare la Casa da gioco, “anzi si punta ulteriormente a fare concorrenza agli operatori turistici del comprensorio di Saint-Vincent. Noi crediamo sia urgente un'inversione di rotta, attraverso l'individuazione di professionalità manageriali adeguate a rilanciare effettivamente la Casa da gioco e, contestualmente, azzerando i vertici attuali, primi responsabili di questa situazione”.
Dopo gli interventi in linea con Ferrero dei consiglieri Certan (Alpe), Donzel (Pd-SinistraVdA) e L.Viérin(Uvp), l'assessore al Bilancio e finanze, Mauro Baccega, ha replicato, annunciando che “la maggioranza non voterà questa mozione. Vi sono due visioni completamente diverse: la minoranza parte dalla crisi del 2012, ma il Casinò ha avuto anni di gioie e di dolori”. Baccega ha ricordato che “nel 2007, il Consiglio di amministrazione costava 2 milioni 560 mila euro, oggi l'Amministratore unico con i revisori dei conti costa un milione di euro in meno. Sempre in quell'anno, si è provveduto all'acquisto del Grand Hotel Billia per 63 milioni di euro: era dunque necessario prevedere un piano di interventi per la riqualificazione del complesso alberghiero. E' stato quindi predisposto un progetto di ristrutturazione contenuto nel piano di rilancio: già in quel piano, l'Amministratore unico aveva previsto che nel 2012 e nel 2013 si sarebbe andati in perdita a causa dei lavori di ristrutturazione”.
L'assessore ha ammesso che il Casinò de la Vallée sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili, ma ha dichiarato che la maggioranza ritiene “ingiusto imputare tutta la colpa sul management del Casinò, a fronte di una crisi che ha colpito tutto il sistema economico e, ancor più, il settore delle case da gioco in tutta Europa. L'Amministratore unico ha lavorato bene e quindi confermiamo la nostra fiducia. Decapitare in questo momento il vertice non farebbe che aggravare lo stato di difficoltà”.
Dal canto suo il Presidente del Gouvernement, Augusto Rollandin, ha dichiarato: “A inizio della passata Legislatura, dopo due aumenti di capitale in sei mesi, dovuti alle perdite del periodo precedente, abbiamo fatto la scelta dell'Amministratore unico. Per la prima volta, con questa figura, abbiamo approvato un piano di sviluppo con interventi programmati e i cui tempi di realizzazione sono stati rispettati”.
Con l'impegno del management, secondo Rollandin, “si è fatto il possibile per rilanciare il Casinò e nei primi due anni, prima che cominciassero i lavori, sono aumentati gli incassi. Sul personale, la previsione di 145 esuberi riguarda prepensionamenti e pensionamenti. Oggi, se c'è una situazione difficile, questa non è dovuta alla dirigenza, ma sono quindi tre gli elementi sostanziali: la contingenza, i lavori e la crisi. Noi non possiamo che ritenerci soddisfatti per un lavoro che è stato portato avanti con impegno malgrado le difficoltà. La scelta è stata giusta e ha dato i suoi risultati; siamo convinti degli investimenti realizzati e siamo fiduciosi nel futuro”.










