Da tempo si lamentavano, ma solo tra di loro; adesso hanno deciso di uscire allo scoperto i cacciatori della circoscrizione Grand Combin, o meglio i loro rappresentanti Stefano Jorioz, presidente della sezione dei cacciatori di Etroubles, Dario Collé, guida dei cacciatori di Saint-Rhémy-en-Bosses e l'ormai dimissionario Corrado Valentino.
“Nella nostra circoscrizione, che è la più grande della regione, vengono a cacciare in massa da Aosta – sostiene Jorioz – e il risultato è che non rimane più spazio per noi, ma soprattutto il numero di animali cacciabili nella Grand Combin è sensibilmente calato mentre invece nelle altre zone è in aumento, con danni non solo alla caccia ma all'intero sistema faunistico dell'area”.
In base alla stima del calendario venatorio regionale, per un cacciatore di Gressoney (uno dei territori più ristretti) sono disponibili 2,04 ungulati, mentre per una doppietta della Grand Combin a disposizione resta meno di 1,3. “Sino a che il nuovo piano faunistico regionale non sarà approvato - spiegano i presidenti delle circoscrizioni aostane – noi non potremo intervenire in alcun modo per arginare l'invasione di fucili, ma è inutile illudersi perchè da oltre un anno del nuovo piano non se ne parla più, nemmeno a livello politico. E probabilmente anche il 2013 passera senza colpo ferire...”.
L'applicazione del piano consentirebbe di ripartire rigidamente e in maniera equa il numero di cacciatori aostani in base alla quantità di prede cacciabili. Nell'attesa gli iscritti della Grand Combin chiedono “rispetto per il nostro territorio e per il nostro diritto ad esercitare l'attività venatoria nei parametri stabiliti per legge”.