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CRONACA | 05 aprile 2020, 12:37

“Confermate misure di contenimento fino al 13 aprile. La strada è ancora lunga e non dobbiamo abbassare la guardia perché senza il vaccino non potremo sconfiggere definitivamente il virus”

RESTIAMO A CASA: Il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto alle Camere con una informativa sull’emergenza da Covid-19. Il Sen. Laniece 'scelta giusta'

“Confermate misure di contenimento fino al 13 aprile. La strada è ancora lunga e non dobbiamo abbassare la guardia perché senza il vaccino non potremo sconfiggere definitivamente il virus”

Il ministro ha annunciato la decisione  del Governo di confermare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione delle attività economiche e sociali e degli spostamenti individuali, precedentemente adottate.

Non solo non dobbiamo abbassare la guardia – ha sottolineato il ministro – ma per un periodo non breve occorrerà gestire la transizione, graduando le misure e conservando le pratiche adottate per evitare nuovi focolai: è l'unica strada realistica e praticabile per riaccendere i motori dell'economia e riconquistare libertà e socialità. L'Italia dovrebbe essere orgogliosa del lavoro fatto che è stato riconosciuto dall'OMS, con cui la relazione è continua e proficua.

Il ministro è intervenuto anche sulle criticità incontrate e affrontate: “Gli approvvigionamenti di dispositivi di protezione  - ha detto Speranza - sono stati molto difficili a causa delle misure protezionistiche e della mancanza di produzione italiana. Ad oggi la Protezione civile ha concluso un accordo con la Cina e altri Paesi per la fornitura di 300 milioni di mascherine (la priorità sarà data al personale sanitario) e avremo una filiera nazionale che renda autosufficiente il Paese. Sono cambiate le modalità di distribuzione dei dispositivi con l'impiego di mezzi della difesa. I posti letto di terapia intensiva sono stati portati a 9.081, i posti letto di pneumologia sono stati triplicati. Sono stati superati i tetti ordinari per le assunzioni di personale e aggiornate le linee di indirizzo degli ospedali (aumento dei Covid hospital, percorsi separati, riprogrammazione delle strutture non utilizzate, individuazione di tutte le possibili strutture pubbliche o private, implementazione del 112 e 118, definizione di accordi con enti e volontariato, riorganizzazione della rete territoriale per la presa in carico dei pazienti, monitoraggio e setting assistenziali).

Il ministro è intervenuto anche su vaccini e farmaci in sperimentazione sottolineando che l'Agenzia del farmaco si è attivata su quattro livelli: promozione di studi clinici e valutazione centralizzata e coordinata, lista di farmaci per il trattamento dell'infezione, contrasto della carenza di medicinali, informazione sui farmaci. Il Ministero è impegnato sul fronte della massima vigilanza per evitare speculazioni a danno dei malati. Occorre tornare a sviluppare con gli ospedali la rete dei servizi territoriali ed è necessaria una rinnovata integrazione tra politiche sanitarie e sociali. "L'emergenza ha dimostrato che il Servizio sanitario universale, istituito nel 1978, che ha dato attuazione all'articolo 32 della Costituzione, è il patrimonio più prezioso e su di esso bisogna investire: assumerlo come tema per la ripresa strategica è il modo migliore per onorare le vittime".

Nella sua informativa Speranza ha voluto sottolineare anche quanto sia prezioso il nostro Servizio sanitario nazionale: “L'emergenza ha dimostrato che il Servizio sanitario universale, istituito nel 1978, che ha dato attuazione all'articolo 32 della Costituzione, è il patrimonio più prezioso e su di esso bisogna investire: assumerlo come tema per la ripresa strategica è il modo migliore per onorare le vittime”.

“Il servizio sanitario sta fornendo una prova eccezionale davanti a un’emergenza imprevedibile e che avrebbe mandato in crisi qualsiasi sistema sociosanitario del mondo. Certo, ci sono stati dei ritardi e delle inefficienze, ma strada facendo anche la politica ha trovato la giusta strategia gestionale. Adesso l’importante è continuare su questa strada, con professionalità e il rigore che la situazione richiede". Lo ha sostentuo e ribadito intervenendo in aula il senatore dell’Union Valdotaine e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie Albert Lanièce, nel corso dell’informativa con il Ministro della Salute Roberto Speranza.

 “L’emergenza - ha aggiunto - ha fatto emergere un nuovo modello sanitario, non più pensato per patologia ma in dipartimenti distinti per intensità di cura e complessità assistenziale.È diventata evidente l’importanza della medicina territoriale e della telemedicina, che sarà sempre più strategica per gestire una sanità territoriale, in modo più efficace e funzionale rispetto a realtà difficili come i territori di montagna".

 

red. pol.

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