/ CRONACA

CRONACA | 17 febbraio 2020, 18:20

Processo Geenna, chieste condanne fino a 20 anni

Risarcimenti per 300mila euro sono stati chiesti dal Comune di Saint Pierre, dalla Regione Valle d'Aosta, mentre il Comune di Aosta ha chiesto un indennizzo di un milione di euro

Processo Geenna, chieste condanne fino a 20 anni

Condanne sino a vent'anni di carcere sono state richieste dalla Procura di Torino, oggi in Tribunale, per i 12 imputati che hanno scelto il rito abbreviato nel processo Geenna sulla presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta. La pena più alta richiesta dai pubblici ministeri Stefano Castellani e Valerio Longi e dal procuratore capo Anna Maria Loreto è per Bruno Nirta, che secondo gli inquirenti svolgeva ruoli di direzione, promozione e organizzazione locale di 'ndrangheta di Aosta.

Tra gli imputati anche l'avvocato torinese Carlo Maria Romeo, arrestato nel corso delle indagini: per lui sono stati chiesti 9 anni e 4 mesi di reclusione. In totale le condanne richieste sono di circa 90 anni di carcere.

Per il caso Geenna sono imputate in totale 19 persone tra cui l'ex consigliere regionale Marco Sorbara (eletto tra le fila del'Union valdotaine), Monica Carcea, ex assessore del comune di Saint-Pierre e Nicola Prettico, ex consigliere comunale di Aosta. I tre imputati, che hanno scelto il rito ordinario, saranno in aula in Tribunale ad Aosta l'11 marzo.

Le richieste di condanna sono 1 anno e 10 mesi per Giacomo Albanini, 3 anni per Vincenzo Argirò, 2 anni e 4 mesi per Roberto Bonarelli, 14 anni e 2 mesi per Marco Fabrizio Di Donato e 10 anni per Roberto Alex Di Donato. I pubblici ministero hanno chiesto 4 anni e 8 mesi per Roberto Fabiani, 2 anni e 8 mesi per Salvatore Filice, 10 anni e 8 mesi per Francesco Mammoliti, 20 anni per Bruno Nirta, 3 anni per Rocco Rodi, 9 anni e 4 mesi per Carlo Maria Romeo, 6 anni e 8 mesi per Bruno Trunfio.

Risarcimenti per 300mila euro sono stati chiesti dal Comune di Saint Pierre, dalla Regione Valle d'Aosta e dall'associazione Libera oggi in Tribunale a Torino nell'ambito del processo Geenna sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle d'Aosta.  Il Comune di Aosta ha chiesto un risarcimento di 1 milione di euro.

 "Il comune di Saint Pierre è stato sciolto nei giorni scorsi per infiltrazione mafiosa - spiega l'avvocato di parte civile Giulio Calosso - La richiesta si giustifica in particolare in relazione al reato di voto di scambio, che ha visto coinvolta un ex assessore e due esponenti della criminalità organizzata. Vicenda che ha portato allo scioglimento del Comune, con un danno non solo patrimoniale, ma anche e soprattutto di immagine e reputazione. Così il comune di Saint Pierre entra nel libro nero dei comuni italiani commissariati per infiltrazioni mafiose".

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore