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CRONACA | 07 febbraio 2020, 12:21

Valtournenche: Ex sindaco Camaschella in tribunale ad aprile

E' stata indagata per omissione atti d’ufficio per la mancata chiusura di una cava causa rischio valanghe su un terreno del sindaco Jean-Antoine Maquignaz. Il tutto in relazione a una frana per l'alluvione dell'agosto 2017

Deborah Camaschella

Deborah Camaschella

"Io l'ordinanza di chiusura del vallone della cava non mi sento di emetterla...lì c'è un pericolo oggettivo ancora da valutare, ma esistente...se chiudo la cava non la apro più quindi non la chiudo...il pericolo della frana lì c'è e ci sarà sempre". La frase compare in un verbale di accertamento investigativo del maresciallo capo dei carabinieri Roberto Nossein, comandante della Stazione di Valtournenche. Il tutto è da riportare all’alluvione dell’agosto 2017 quando una frana causò gravi danni nel vallone di Vofrede. Sulla questione la Presidente dei Consiglio Valle, Emily Rini, ha chiesto l'accesso agli atti ai competenti ufffici regionali, "al fine di promuovere chiarezza sulla vicenda - spiega la stessa Rini - e poter contribuire a fornire finalmente quelle risposte che a oggi non sono ancora giunte a coloro che hanno visto spazzati via sacrifici e sogni insieme alle loro attività".   

La frase incriminata l’allora sindaca Camaschella la proferì durante una riunione del Centro operativo comunale di protezione civile l'8 agosto del 2017, per giustificare i motivi per i quali non aveva dichiarato 'zona rossa' ad alto rischio frana il vallone di Vofrede da dove una settimana prima si era staccata una frana di grandi proporzioni. Solo per una fortunata serie di circostanze (evacuazione precauzionale dalla zona di una colonia di bambini e chiusura di un cantiere di scavo) la frana non causò una strage in località Avouil, che appena due ore prima era affollata da almeno 150 persone. La cava coinvolta dal distacco di pietre di cui parlava Camaschella è di proprietà di Valerio Cappelletti, assessore comunale di Valtournenche ed è su un terreno in parte di proprietà dell'attuale sindaco, Jean Antoine Maquignaz e in parte di Amato Maquignaz.

Di quella decisione, Deborah Camaschella dovrà rendere conto al giudice nell'udienza preliminare fissata al tribunale di Aosta per il prossimo 1 aprile 2020, in un procedimento di opposizione alla richiesta di archiviazione in cui l'ex sindaco è accusata per omissione d'atto d'ufficio. La frana non causò vittime ma danni per circa 80 mila euro all'attività commerciale di Marco Corradin, titolare della struttura di Pesca sportiva realizzata nel vallone nonchè ulteriori danni per diverse migliaia di euro patiti da Valerio Cappelletti, proprietario della cava, i cui automezzi restarono sommersi dall'acqua a causa della frana. Corradin dopo l'accaduto si rivolse agli stessi uffici comunali interpellati all'epoca della concessione delle autorizzazioni, per scoprire che la zona in cui aveva investito i suoi risparmi risultava classificata a forte rischio frane, valanghe e inondazioni. In diverse sottozone, addirittura, scoprì essere in vigore le stesse prescrizioni della cosiddetta 'zona rossa', inerente la pericolosità massima.

red. cro.

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