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CRONACA | 12 dicembre 2019, 08:15

'Ndrangheta, sequestrati beni e quote società 'La Rotonda' ad Antonio Raso

'Ndrangheta, sequestrati beni e quote società 'La Rotonda' ad Antonio Raso

La Direzione investigativa antimafia-Dia di Torino ha sequestrato, con provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione di quel Tribunale, su proposta del Direttore della Dia Generale Giuseppe Governale, i beni di Antonio Raso, 61enne ristoratore aostano ritenuto affiliato alla 'locale' di ‘ndrangheta di Aosta e legato alle ‘ndrine Nirta, Mammoliti, Di Donato e Raso.

L'imprenditore, attualmente detenuto e in attesa di giudizio, era stato arrestato dai carabinieri il 23 gennaio con altre 15 persone nell’ambito della operazione“Geenna”, con l'accusa di associazione mafiosa e per scambio elettorale politico-mafioso, afferente alle consultazioni elettorali del 2015.

Secondo gli inquirenti, che lo ritengono pienamente coinvolto nelle dinamiche dell’associazione criminale, aveva promesso voti ad alcuni politici locali, poi eletti, in cambio di informazioni riservate,"con l’intento di influenzare gli organi amministrativi di Aosta e Saint-Pierre ed agevolare così il sodalizio mafioso", si legge nelle accuse della Dda. Il decreto emesso questa mattina interessa quote di partecipazione in tre società (una delle quali gestisce la pizzeria La Rotonda di Aosta), due immobili, tre autovetture e diversi rapporti finanziari, stimati in oltre un milione di euro.

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