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CRONACA | 06 maggio 2019, 22:00

Denaro falso, droga e carta di credito 'ad hoc'; indagini di polizia e carabinieri convergono su sei aostani

Denaro falso, droga e carta di credito 'ad hoc'; indagini di polizia e carabinieri convergono su sei aostani

La Squadra Mobile della questura aostana ha chiuso le indagini su tre giovani che, almeno da settembre 2018, avrebbero speso e utilizzato ad Aosta, per compiere truffe, diverse banconote false da 50 euro. Ignoti, per ora, i falsari presso i quali gli indagati si sarebbero rivolti per acquistare i soldi falsi.

I tre lo scorso gennaio avevano risposto ad un annuncio di vendita on line, intenzionati ad acquistare un computer per un valore di 700 euro pagando l’ignaro venditore con il denaro falso. Uno dei giovani aveva preso appuntamento con il venditore del computer che, ricevute in compenso per la merce 14 banconote da 50, si era insospettito e aveva provveduto a verificarne la validità con l'apposito apparecchio disponibile in un esercizio commerciale, poco distante dal luogo ove si era conclusa la compravendita. Verficata la falsità delle banconote  l'uomo aveva allertato la polizia;  giunti sul posto, gli agenti della Squadra Mobile avevano immediatamente rintracciato e identificato il giovane che con i soldi falsi aveva acquistato il computer, giungendo altresì ad identificare i suoi complici, tutti con precedenti per truffa e altri reati contro il patrimonio. L'indagine della polizia si è poi intrecciata con un'altra inchiesta, condotta questa dai carabinieri.

In possesso dei tre gli agenti avevano rinvenuto anche una carta di credito 'Intesa San Paolo Superflash' che, però, risultava essere utilizzata indebitamente non solo dai giovani indagati ma anche da altre persone, frequentanti assiduamente l'abitazione di Pietro Manca, pensionato 55enne arrestato a gennaio per il reato di agevolazione al consumo di sostanze stupefacenti: la sua casa era stata infatti adibita a luogo di ritrovo per il consumo e lo spaccio.

Con Manca era stata arrestata (poi rimessa in libertà con obbligo di firma) anche la 28enne aostana Giorgia Mauro. Le indagini sui Manca e Mauro, coordinate dalla procura di Aosta, erano state condotte dal Nucleo investigativo-reparto operativo del Gruppo carabinieri di Aosta.

Il traffico aveva coinvolto 23 persone, di cui 16 minorenni residenti ad Aosta ed in altri comuni della media valle. In questi giorni la procura ha chiuso anche questa indagine: Giorgia Mauro è accusata di traffico di stupefacenti, a Manca è rimasto il reato di agevolazione all'illecito essendo stata la sua casa adibita giornalmente e per lungo tempo a luogo di ritrovo per il consumo e lo spacci. Quanto all'utilizzo illecito della carta di credito, intestata a un sesto indagato, delle indagini se n'è occupata la sezione della Polizia postale di Aosta.

p.g.

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