“Il lupo assume per parte della politica valdostana la medesima funzione del migrante a livello nazionale: un elemento di distrazione rispetto ai veri problemi. La crisi del settore agricolo non dipende dal predatore, ultimo arrivato, ma da clientelismo, sperpero di risorse pubbliche e assenza di un progetto di sviluppo condiviso con i lavoratori del settore”. E’ dirompente dell'equazione fatta da Adu VdA a commento dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra i rappresentanti istituzionali di Alto Adige, Trentino, Veneto, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Valle d'Aosta si sono riuniti martedì scorso a Trento.
Dall’incontro è emersa “la necessità di disporre di strumenti idonei per la gestione dei grandi predatori, in maniera particolare lupi e orsi" e chiedendo “di avere la possibilità di attivare azioni condivise di prevenzione, gestione e prelievo - cioè abbattimento - dei grandi carnivori”.
Alla riunione ha partecipato anche l'assessore all'Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale Albert Chatrian di ALPE, ma Adu VdA ricorda che “l'assessore Chatrian dovrebbe avere il mandato di tutelare la fauna selvatica e non di sopprimerla. L'amministratore competente alla tutela degli interessi degli allevatori è l'assessore Laurent Viérin.
Per Adu VdA “Le urgenze reali sono quelle di smantellare rigidità e gabbie burocratiche, di sveltire l’assegnazione dei fondi compensativi, investire in ricerca e sviluppo, sostenere modifiche alla PAC (Politica Agricola Comunitaria) a tutela dell'agricoltura di montagna e dei piccoli e medi produttori di qualità. Il lupo assume per parte della politica valdostana la medesima funzione del migrante a livello nazionale: un elemento di distrazione rispetto ai veri problemi. La crisi del settore agricolo non dipende dal predatore, ultimo arrivato, ma da clientelismo, sperpero di risorse pubbliche e assenza di un progetto di sviluppo condiviso con i lavoratori del settore”.
Jeanne Cheillon e Alex Glarey, portavoce del movimento commentano ancora: “In ritardo e solo dopo numerose sollecitazioni, la Regione ha finalmente aderito al progetto europeo Life Wolfalps, strumento utile per la conoscenza del lupo”.
Poi anticipano: “ADU – Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta sarà parte attiva, promuovendo gli opportuni provvedimenti in Consiglio regionale affinché la Giunta Fosson: garantisca rimborsi solleciti e completi dei danni subiti dagli allevatori; modifichi, come già avvenuto in Toscana, il bando per il rimborso dei danni causati dai lupi, in modo da consentire il superamento del limite imposto dal cosiddetto regime de minimis".
Attualmente, infatti, l'indennizzo è attribuito in regime di "de minimis" agricolo, ai sensi del regolamento CE 1535/2007, ossia deve tener conto del limite dei 15.000 euro di contributo pubblico in tre anni per azienda.