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POLITICA | 22 giugno 2018, 18:54

Alpe scricchiola Alex Vallet diserta il congresso e sbatte la porta

Alexis Vallet

Alexis Vallet

Lo strappo inatteso è dell'ex presidente di Alpe, Alexis Vallet, che annunciando all'Ansa la sua diserzione dal congresso del Movimento in programma domani ad Aosta ha commentato: "Credo che quello che ci si prospetta non sia un governo di cambiamento, basta vedere da chi e come si è costituita la maggioranza, ma un governo leghista, come a Roma: non credo che chi ha votato Alpe, per esempio, abbia votato per vedere un governo leghista in Regione".

Quello di Vallet è un addio definitivo: "Auguro a tutti i miei ex compagni di viaggio di saper ritrovare l'energia e la visione delle origini: dopo le mie dimissioni non ho partecipato alle fasi successive e non mi pare di avere ora la lucidità per poter contribuire soprattutto dopo le ultime scelte fatte dal direttivo del Movimento. Chi non sa dove andare arriva da un'altra parte".

E aggiunge: "Sono molto contento che parta la legislatura perché rappresenta il voto dei valdostani e merita di partire, ma sono molto preoccupato per come parte". Secondo Vallet "abbiamo forze che si dichiarano distanti ma che vogliono creare un progetto con numeri risicatissimi: un disastro annunciato e incomprensibile".

"Un'alternativa - sottolinea Vallet - c'è sempre per non tradire il proprio elettorato: ricominciare a fare politica e non mettere le questioni personali davanti al bene della Valle d'Aosta. Ognuno deve metterci del suo: politicamente, non personalmente. I movimenti devono dirsi chiaramente che non esistono i numeri per una maggioranza politica, bisogna decidere lo scopo politico che si vuole raggiungere e mettere insieme i pezzi, senza pregiudiziali; il tutto partendo dal presupposto che gli autonomisti valdostani, seppur ridimensionati contano per il 70% del consiglio e per cui hanno il dovere di indicare e non di subire la direzione".

p.g.

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