Il rifugio di Tete Rousse, sul Monte Bianco, era a meno di 100 metri ma loro, due alpinisti polacchi, hanno preferito sostare nel riparo in uso a una guida di alta montagna. Il bivacco però era chiuso e per entrare "hanno rotto a colpi di piccozza la finestra".
Sbotta il sindaco di Saint-Gervais (Francia), una porta di accesso alla montagna: per il comune "il danno è di 2.300 euro, li abbiamo denunciati". Al ritorno dall'ascensione i due, padre e figlio, sono stati accolti dai gendarmi. "Saranno convocati in tribunale a novembre", puntualizza il primo cittadino Jean-Marc Peillex. A sorprenderli ieri mattina, spiega, è stata proprio la guida nepalese incaricata ogni estate, fin dal 2008, "di sensibilizzare coloro che vogliono scalare il Monte Bianco al rispetto del luogo e delle regole di sicurezza".
Un episodio che arriva dopo i casi del turista statunitense, sfiorato da una valanga con i figli di 9 e 11 anni nel Couloir du Gouter e finito a luglio in una trasmissione tv dell'Abc, e dell'alpinista austriaco, bloccato ad agosto dai gendarmi con il figlio di appena 5 anni ai 3.200 metri del ghiacciaio di Tete Rousse. Ora Peillex non si accontenta più di denunciare ma chiede che "il mondo della montagna reagisca sotto l'impulso dello Stato".
Proprio il prossimo 6 settembre si terrà l'inaugurazione ufficiale dell'ultra tecnologico rifugio del Gouter (3.835 metri) alla presenza del ministro francese all'ecologia Segolene Royale.