Una cima è diventata una promessa di eterna fedeltà per il responsabile CAI-GEB (Circolo Unicredit) e CAI sottosezione di Torino, Lodovico Marchisio, e la moglie, cantante e fotografa Roberta Maffiodo.
Le loro nozze erano state celebrate la prima volta il 25 novembre 2023, nella Sala Consiliare del Municipio, dal socio CAI e consigliere comunale di Avigliana (To) Arnaldo Reviglio. In seguito, il 15 marzo 2025, si è tenuta la funzione religiosa, officiata da don Roberto Carelli nella chiesa della Madonna del Buon Cammino di Avigliana, alla quale ha partecipato anche la figlia Stella, trasferitasi in Canada.
Ma a Lodovico Marchisio, da sempre appassionato dell’ambiente montano, mancava un’ulteriore promessa da rinnovare su una vetta simbolica: una chiesetta con la Madonnina attigua, posta su un dente roccioso isolato. Così ha voluto rispettare il detto: «Non c’è il due senza il tre».
Questa cima ideale è stata individuata percorrendo la statale da Piossasco (To) a Pinerolo (To), da cui si scorge una cuspide rocciosa acuminata e sporgente sulla pianura, denominata Rocca Due Denti, situata tra i comuni di Cumiana, Frossasco e Cantalupa.
Va ricordato che, prima del 2010, la Rocca era inagibile dal versante che si affaccia sulla statale a causa di un cavo rotto. Il percorso è stato poi ripristinato dal CAI di Cumiana e da un gruppo di volontari, grazie anche all’interessamento dell’Assessorato alla Montagna e Aree Protette della Provincia di Torino e del Comune di Frossasco.
Dall’agosto 2010, una robusta corda frazionata con spit e moschettoni consente di transitare agevolmente anche partendo da Frossasco e Cantalupa.
Inoltre, la vetta scelta è stata in passato meta del compianto Luciano Ratto, fondatore del Club 4000, primo alpinista ad aver salito tutte le cime oltre i 4.000 metri delle Alpi. Ratto è stato ricordato in preghiera sulla cima insieme a Laura Prunotto, coautrice – recentemente scomparsa – del libro Monti, Specchio di Luce, al quale avevano collaborato anche Marchisio e lo scrittore Giorgio Bonino.
Questo ricordo ha rappresentato un ulteriore motivo che ha spinto i coniugi Marchisio a scegliere proprio questa cima per la loro “terza promessa di matrimonio”, individuata dallo stesso Lodovico.
Si evidenzia inoltre l’ardua impresa che l’escursione ha rappresentato per entrambi: lui, affetto da Parkinson, e lei, con le gambe doloranti. Raggiungere il bifido dente acuminato è stato per loro un modo per continuare la lotta contro le rispettive patologie – Parkinson e depressione – senza mai arrendersi, grazie anche all’aiuto del figlio Walter, della nuora Veronica Inghilleri e della nipotina Kayla.
In vetta, il direttore della testata Vita Diocesana Pinerolese, Patrizio Righero, già salito in passato sulla stessa cima, ha suggellato in collegamento remoto la promessa d’amore dei coniugi Marchisio.
A seguire, Roberta Maffiodo ha cantato una canzone e recitato una poesia dell’amico Mauro Carlesso per salutare quest’ultimo e la moglie Betty, anch’essi saliti in passato sulla Rocca Due Denti.
La cappella sulla sommità della Rocca si trova sulla punta più alta ed è stata restaurata di recente. Al suo interno vi sono l’altare maggiore e, a lato, un’effigie della Vergine. Sul tavolo sottostante è collocato un libro di vetta per le firme dei visitatori, nel quale Roberta e Lodovico Marchisio hanno lasciato la loro benedizione.
Prima che gli accessi alla vetta fossero attrezzati come oggi, a causa della forte pendenza e delle frane, una volta all’anno si saliva in Via Crucis, con celebrazione della funzione religiosa in cima.
Accessi principali alla cima:
da Tavernette di Cumiana, molto ripido con un tratto esposto (circa 1h30);
da San Giusto di Cantalupa, ripidità notevole (1h15);
da zona Druetti (quota 569 m, dislivello 350 m – 1h15);
dal versante attrezzato con corde fisse menzionato all’inizio, molto esposto (2h).













