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ISTRUZIONE E FORMAZIONE | 22 settembre 2025, 09:50

Violazioni dei diritti degli studenti disabili: il CNDDU denuncia il caso Salvemini

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) denuncia quanto accaduto all’istituto Salvemini di Torino nell’anno scolastico 2021/2022. Una vicenda che mette in luce gravi omissioni e la necessità di interventi concreti per garantire inclusione e tutela dei diritti

Romano Pesavento

Romano Pesavento

Secondo le notizie diffuse dalla stampa, un alunno disabile sarebbe stato costretto a trascorrere l’intera giornata seduto, con gli abiti sporchi di urina. Una trascuratezza inaccettabile che travalica ogni limite di dignità e tutela dei diritti umani.

La vicenda ha ora rilevanza giudiziaria: la dirigente scolastica Barbara Floris è a processo, accusata di omissioni nella gestione dello studente, con l’accusa di maltrattamenti. Pur non essendo contestati atti di violenza diretta, il procedimento evidenzia come la mancanza di formazione del personale, di ausili adeguati e di supervisione abbia esposto il ragazzo alla privazione dei suoi diritti più elementari.

“Quanto accaduto non può essere considerato un episodio isolato – sottolinea il prof. Romano Pesavento, presidente del CNDDU – è il sintomo evidente di un sistema scolastico che non tutela i suoi studenti più fragili. La scuola dovrebbe essere il luogo dove ogni ragazzo trova sostegno e rispetto, non abbandono e indifferenza.”

Le testimonianze della madre e dell’assistente sociale confermano una realtà di grave negligenza istituzionale. Ogni studente con disabilità ha diritto a un percorso educativo rispettoso della sua persona e capace di promuovere la sua autonomia. L’inclusione non è un atto di cortesia, ma un obbligo sancito dalla legge e dai principi internazionali sui diritti umani.

Il CNDDU chiede alle istituzioni interventi concreti: formazione obbligatoria del personale, supervisione costante e strumenti efficaci per prevenire il ripetersi di simili violazioni.

“La tutela dei diritti dei minori non può essere lasciata alla buona volontà dei singoli operatori – aggiunge Pesavento – ogni omissione produce danni profondi e spesso irreversibili sulla vita dei ragazzi coinvolti.”

Questa vicenda deve diventare un segnale chiaro: ignorare i bisogni dei minori con disabilità significa violare la legge italiana e la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Il CNDDU ribadisce che il processo in corso non riguarda solo la responsabilità di un singolo dirigente, ma riflette mancanze strutturali che minacciano la sicurezza e la dignità degli studenti disabili in tutto il Paese.

“La scuola deve essere esempio di civiltà, dignità e tutela dei diritti umani – conclude Pesavento – non possiamo più tollerare che studenti disabili siano lasciati invisibili e privati dei loro diritti fondamentali. Intervenire subito è un dovere morale e istituzionale: il futuro di ogni ragazzo passa dalla capacità della scuola di proteggere chi è più vulnerabile.”

red/pi

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