Venerdì 5 settembre, nella sede del CSV regionale, è stato siglato un Protocollo di intesa che porta in sé un obiettivo chiaro e ambizioso: trasformare la collaborazione tra associazioni in un motore di solidarietà e di integrazione. A sottoscriverlo, l’AICE Valle d’Aosta – Associazione Italiana Contro l’Epilessia ODV, rappresentata dal presidente Manuele Amateis, promotore dell’accordo, e l’AISM Valle d’Aosta – Associazione Italiana Sclerosi Multipla APS, con la vicepresidente Giorgia Scavuzzo.
Alla firma erano presenti anche il vicepresidente del CSV, Severino Cubeddu, che ha espresso il sostegno dell’organismo, e diversi componenti delle due associazioni, in un clima che ha unito l’ufficialità dell’atto al calore della condivisione.
L’intesa nasce dalla consapevolezza che l’epilessia e la sclerosi multipla, pur differenti, condividono la dimensione della cronicità e il bisogno di essere raccontate e affrontate con voce unita. “Quando la missione è tutelare i diritti delle persone con patologie – hanno sottolineato i rappresentanti – diventa ancora più importante avvicinare le reciproche azioni, per incidere con maggiore forza a livello locale”.
Il protocollo prevede cinque punti chiave: unire le forze per obiettivi più efficaci; ottimizzare le risorse per ridurre i costi e massimizzare i risultati; scambiare competenze; dare più visibilità al lavoro sul territorio; creare reti capaci di generare nuove iniziative e progetti. Un vero e proprio “vangelo laico” di collaborazione che non resta sulla carta, ma invita i cittadini ad avvicinarsi, conoscere, partecipare e contribuire.
AICE e AISM, con questo passo, hanno voluto dire che la Valle d’Aosta può diventare un laboratorio sociale dove la fragilità non è un limite, ma una risorsa per costruire comunità. Perché, come ha ricordato uno dei presenti, i diritti non si difendono da soli: vanno coltivati insieme.
La chiusura di questo protocollo non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Un ponte tra storie diverse, tenuto insieme dalla fiducia e dall’impegno reciproco. Un seme che cresce nel terreno dell’autonomia e della solidarietà.
E come direbbero oltre confine: “Ensemble, on est plus forts.”












