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SANITÀ, SALUTE E STARE BENE | 27 novembre 2025, 20:16

Virus respiratorio sinciziale, copertura neonatale ok ma rischio equità per anziani e fragili

L’Osservatorio di Cittadinanzattiva evidenzia i punti di forza della prevenzione neonatale contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), ma denuncia criticità nella governance nazionale, disomogeneità territoriale e rischi per gli adulti fragili, gli anziani e le donne in gravidanza. CA VdA sostiene l’iniziativa, con Mariagrazia Vacchina che sottolinea l’urgenza di interventi concreti

Virus respiratorio sinciziale, copertura neonatale ok ma rischio equità per anziani e fragili

I dati più positivi emergono nella gestione della prevenzione neonatale tramite l’anticorpo monoclonale: secondo l’Osservatorio, la copertura supera l’80%, con somministrazioni nei punti nascita per i nati “in stagione” e attivazione di centri vaccinali o pediatri di libera scelta per la coorte di recupero. Tuttavia, cinque criticità strutturali minacciano equità e stabilità: governance nazionale insufficiente, disomogeneità territoriale, comunicazione carente, finanziamenti inadeguati e lentezza nell’accesso all’innovazione.

“Il nostro Osservatorio mostra chiaramente che l'Italia ha tutti gli strumenti per contrastare efficacemente il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), ma manca ancora una visione programmatica unitaria”, spiega Valeria Fava, coordinatrice nazionale delle politiche per la salute di Cittadinanzattiva. “L’immunizzazione dei neonati con anticorpo monoclonale è ormai un modello che funziona; per la vaccinazione materna sembrerebbero esserci passi in avanti; mentre per gli adulti fragili e anziani non è stata definita alcuna programmazione nazionale strutturata… È urgente che le Istituzioni ricostruiscano al più presto una regia nazionale stabile e assicurino finanziamenti adeguati. La prevenzione non è una spesa, ma un investimento strategico che produce un risparmio esponenziale per il Servizio Sanitario Nazionale”.

Le criticità colpiscono soprattutto la vaccinazione materna e il target degli adulti fragili e anziani. Nella stagione 2025-2026, l’offerta materna è stata garantita solo da Sicilia, Marche e Basilicata, mentre la fascia adulta rimane scoperta, nonostante il VRS abbia un impatto elevato in termini di ricoveri e decessi. La bozza di Intesa di novembre 2025 propone uno studio pilota nazionale, ma rischia di rallentare le decisioni; i finanziamenti sono considerati insufficienti e tardivi. Anche nel modello neonatale, la coorte di recupero è inspiegabilmente limitata ai soli nati nei 100 giorni precedenti.

Per affrontare queste criticità, l’Osservatorio raccomanda cinque linee d’azione: ripristino di una regia nazionale stabile, aggiornamento del Calendario e del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, garanzia di tempestività e omogeneità nei provvedimenti, standardizzazione dei modelli organizzativi regionali e creazione di un piano di comunicazione integrato per adulti fragili e anziani.

A sostegno dell’iniziativa, Cittadinanzattiva Valle d’Aosta ha espresso il suo appoggio ufficiale: “Siamo pienamente convinti dell’importanza di garantire equità e accesso alla prevenzione per tutti i cittadini, senza differenze tra regioni o categorie di popolazione”, dichiara Mariagrazia Vacchina, segretaria regionale CA VdA.

Il progetto “Osservatorio VRS: accesso equo alla prevenzione” è indipendente e realizzato con il contributo non condizionante di GSK, Pfizer e Sanofi. Tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito di Cittadinanzattiva.

je.fe.

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