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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 24 agosto 2025, 18:35

Polenta, maialino e solidarietà: la festa del dono che unisce tre Avis

Il cuore della giornata non era solo nella tavolata, ma nelle persone sedute attorno: donatori che, con un gesto silenzioso e disinteressato, permettono ogni giorno di salvare vite

Il bel gruppo delle tre sezioni Avis

Il bel gruppo delle tre sezioni Avis

Un pranzo può essere molto più di un semplice momento conviviale. Può trasformarsi in un simbolo di comunità, di volontariato, di generosità concreta. È quello che è successo oggi a Gressan, dove l’Avis locale ha organizzato la “passeggiata del dono” insieme alle sezioni di Fénis e di Cogne. Un’iniziativa che ha saputo unire lo spirito sportivo a quello solidale, culminata in un pranzo a base di polenta fumante e maialino arrosto, preparato per ringraziare e celebrare tutti coloro che scelgono di donare sangue e plasma.

I tre presidenti 

Il cuore della giornata non era solo nella tavolata, ma nelle persone sedute attorno: donatori che, con un gesto silenzioso e disinteressato, permettono ogni giorno di salvare vite. La passeggiata, con il suo passo lento e condiviso, ha voluto ricordare che il dono è un cammino che si percorre insieme, senza competizione, con la leggerezza di chi sa che il traguardo non è personale ma collettivo.

La festa è stata una dimostrazione tangibile di quanto il volontariato non sia un atto isolato, ma un filo che intreccia relazioni e costruisce comunità. Attorno alla polenta e al maialino, simboli di convivialità e tradizione, si è respirato il senso di un impegno che va oltre l’individualismo, portando al centro il valore dell’essere per gli altri.

Il  direttovo sezione Avis di Gressan, la terza da sin la presidente Marisa Zambon 

In un’epoca in cui troppo spesso prevalgono distanze e divisioni, giornate come questa restituiscono fiducia: mostrano che la solidarietà non è una parola astratta, ma un gesto semplice, quotidiano, fatto di tempo donato e di sangue donato. Ed è proprio in questa semplicità che risiede la sua grandezza. L’Avis di Gressan, insieme agli amici di Fénis e Cogne, ha ricordato che ogni donatore è una piccola luce che accende speranza, e che la vera forza di una comunità sta nel condividere, a tavola come nella vita, ciò che si ha di più prezioso.

Perché una polenta si mangia e si dimentica, ma una donazione resta e continua a vivere nel sangue di chi ne ha bisogno.

pi/mz

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