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ATTUALITÀ POLITICA | 14 agosto 2025, 12:00

Cogne 2050: verso una comunità resiliente e sostenibile

Cogne guarda al futuro con ambizione: consolidare la propria identità montana senza perdere la capacità di innovare e attrarre nuovi abitanti. Il manifesto “Cogne 2050”, lanciato dall''Ing. Giuseppe Cutano e dal Dott. Mattia Abram, traccia principi concreti per una comunità viva, coesa e sostenibile, capace di coniugare tradizione, autonomia e cooperazione

Cogne 2050: verso una comunità resiliente e sostenibile

Quando si parla di montagna, spesso si pensa a paesaggi da cartolina, piste da sci e attrazioni turistiche. Ma Cogne ha deciso di guardare oltre l’immagine esteriore: la sua sfida è costruire una comunità viva, con servizi essenziali funzionanti, opportunità di lavoro e spazi di partecipazione per tutti i cittadini. Non più solo un luogo da visitare, ma un luogo in cui vivere stabilmente, dove lo spopolamento si combatte con scelte concrete e visione strategica.

L’ambiente, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e la comunità formano un sistema unico che va tutelato. Gli abitanti della montagna affrontano già oggi i cambiamenti climatici in prima linea: Cogne vuole trasformare questa sfida in un’opportunità, diventando un modello di transizione ecologica, dove turismo, agricoltura e artigianato convivono con rispetto per il territorio. La sostenibilità non è un concetto astratto: è equilibrio tra sviluppo economico, identità culturale e tutela dell’ambiente.

Tradizione e innovazione si intrecciano. La memoria storica, la lingua, le radici culturali e la storia della miniera devono essere custodite come patrimonio della comunità. Allo stesso tempo, la tecnologia e le innovazioni digitali possono migliorare la vita quotidiana, ampliando le opportunità di lavoro e favorendo un dialogo intergenerazionale che renda gli anziani custodi della memoria e i giovani portatori di futuro.

Autonomia e cooperazione sono la chiave. Cogne, nel contesto della Regione autonoma Valle d’Aosta, deve poter decidere per sé stessa, senza subire ingerenze esterne, ma sapendo dialogare con altre comunità, sia locali che alpine o europee. La collaborazione diventa così strumento strategico per condividere risorse, esperienze e buone pratiche, rafforzando la capacità di scegliere il proprio destino.

Guardando al 2050, Cogne vuole essere un esempio: una montagna che vive, lavora e produce cultura in armonia con l’ambiente e la storia. Una comunità resiliente, radicata nelle proprie tradizioni ma aperta al mondo, capace di affrontare le sfide di domani con consapevolezza e partecipazione attiva.

Perché Cogne non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un luogo da abitare, costruire, e amare. Questa è la visione lanciata da VManifesto per Cogne 2050: una chiamata a tutti gli abitanti, presenti e futuri, per essere protagonisti di una montagna che vuole vivere davvero.

pi.mi.

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