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Piemonte NordOvest | 11 luglio 2025, 06:38

Ouille Noire, Pointe du Montet, Aiguille Pers, Pointe Pers

Una traversata a 360 gradi tra fiori d’alta quota e creste esposte nel cuore del Parco nazionale della Vanoise

In cima all’Ouille Noire (le foto sono di Lodovico Marchisio)

In cima all’Ouille Noire (le foto sono di Lodovico Marchisio)

Una lunga cresta unisce quattro Tremila in un ambiente estremamente vario e spettacolare. Oltre alla possibilità di concatenare più cime in un’unica traversata, ciò che più sorprende è il paesaggio: un continuo panorama a 360 gradi sulle montagne circostanti, tipico di un itinerario di cresta, accompagnato da distese di fiori d’alta quota – tappeti interi di stelle alpine, da non calpestare – e da incontri ravvicinati con stambecchi tranquilli e sereni. Siamo, infatti, all’interno del Parco nazionale della Vanoise, il primo parco nazionale francese.

Dalla stazione di partenza della seggiovia del Gran Pissaillas (2758 m), raggiungibile in auto con leggera discesa dal Col de l’Iseran (2764 m), si attraversa su un ponte il torrente che riceve le acque del ghiacciaio sovrastante, fino a immettersi in un caratteristico orrido originato dal Ruisseau du Pisaillas.

Il sentiero rimane sulla sinistra dell’ampio bacino. Salendo a sinistra (verso monte), si raggiunge con ripidi zig-zag il Col de l’Ouille Noire (3229 m). Da qui, volgendo a destra, si raggiunge in breve – per una buona traccia – la vetta dell’Ouille Noire (3357 m).
Calcolare 2h30 dalla partenza.

Si ritorna quindi al Col de l’Ouille Noire e, invece di aggirare la lunga cresta che conduce alla Pointe du Montet, è consigliabile seguirla direttamente: il percorso è ben esposto e mai banale. La vetta si raggiunge affrontando direttamente il torrione terminale lungo il filo di cresta.

Una volta in cima alla Pointe du Montet (3428 m), ci si trova sul punto più alto dell’intera traversata. La discesa sull’altro versante presenta tratti delicati ed esposti. In due punti si abbandona il filo di cresta, per poi risalire su sfasciumi fino alla vetta dell’Aiguille Pers (3386 m).
Calcolare 4h totali dall’inizio.

Traversata alle 4 cime

Dalla cima, una traccia evidente porta a un nuovo intaglio, che può risultare insidioso solo in presenza di neve residua. In condizioni normali si tiene il filo di cresta fino alla Pointe Pers (3327 m), quarta e ultima cima.
Calcolare 4h30 dalla partenza.

Discesa

Una comoda traccia scende al Col Pers (3009 m). Da lì, un sentiero sulla sinistra segue il torrente alimentato dal ghiacciaio del Gran Pissaillas, mantenendo la riva destra orografica. Si prosegue fino al fondo di un pianoro, da cui si scende in un breve valloncello incassato che riporta nei pressi del parcheggio.
 È un itinerario ad anello, che non richiede il recupero del mezzo.
Tempo complessivo: 5h30

Note tecniche

Altezza massima raggiunta: Pointe du Montet (3428 m)

Tempo di salita: 4h30

Tempo complessivo (A/R): 5h30

Dislivello complessivo: Circa 1000 m, considerando saliscendi

Difficoltà: Passaggi di II grado tra Ouille Noire e Pointe du Montet; dopo l’Aiguille Pers il percorso diventa escursionistico

Materiale utile: Spezzone di corda consigliato per i tratti più esposti della traversata

In cima alla Aiguille Pers

Accesso stradale

Da Susa, salire al Colle del Moncenisio, poi scendere a Lanslevillard e proseguire a destra per Bonneval-sur-Arc, quindi Pont de la Neige e infine Col de l’Iseran.

Località di partenza e arrivo: Col de l’Iseran
(la discesa dalla Pointe Pers è distante appena 100 m rispetto all’itinerario di salita all’Ouille Noire)

Lodovico Marchisio

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