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Piemonte NordOvest | 13 giugno 2025, 06:27

Traversata del Moncenisio: otto cime in un giorno, sopra un lago da cartolina - seconda parte

Un itinerario straordinario tra Italia e Francia: otto cime oltre i 3000 metri, creste affilate, paesaggi glaciali e il blu intenso del Lago del Moncenisio sempre sotto gli occhi. Una cavalcata d’alta quota per escursionisti esperti e amanti delle grandi traversate

Il lago del Moncenisio, dalie cime che stiamo percorrendo, non sembra vasto come è in realtà

Il lago del Moncenisio, dalie cime che stiamo percorrendo, non sembra vasto come è in realtà

Seconda parte di una traversata unica nel suo genere, che dopo la prima parte, come un libro ancora aperto, si attende curiosi di leggere il finale, ove ci s’inoltra per poter chiudere il sipario con le ultime tre cime che cingono l’anfiteatro tra resti di detriti e sfasciumi solcati un tempo da ghiacciai che si sono a poco a poco ritirati lasciando un solco indelebile con una ferita che pochi avvertono.  (prima parte)

Noi stessi fatichiamo a identificare e a riconoscere i passaggi usuali, i profili delle cose, i panorami... dalle foto d’epoca, così diverse da ora, tra quelle fasce deserte rimaste, imbruttite dal mancante vestito bianco che indossano solo più d’inverno.

Si torna, dopo questo riassunto poetico della prima parte, a camminare per portare a termine questa lunghissima traversata che pare non aver più fine. 

Ci dividono dalla sesta cima, La Pointe de la Haie (3452 m) solo 169 m di dislivello (2 h dalla Roncia, 8 h dall’inizio). Raggiunta questa cima, si prende coraggio vedendo che per gli appassionati di vette, ci attende una punta dalle forme allettanti e perfette: “La Punta Lamet” (3504 m).

Cima della Roncia” (3612 m), punto più alto dell'intera traversata 

Anche la salita si fa meno ripida e ci permette di raggiungere la nostra settima vetta (Punta Lamet 3504) in soli 30 minuti. Il tratto finale presenta qualche piacevole sorpresa: infatti la cima vera e propria è caratterizzata da una torre rocciosa che vista di lato appare inaccessibile. Invece raggiunta la cresta finale essa è facilmente superabile dal retro (passi di II grado con esposizione).

 Si sono accumulate sino a questo punto dalla partenza 8,30 h di “saliscendi” da una cima all’altra. Proseguire sul retro del torrione, proprio sopra il caratteristico residuo del ghiacciaio del Lamet, raggiungendo in 10 minuti “ Il Segnale del lago (3431 m)”, ampia sella pianeggiante ma strapiombante dal lato del lago del Moncenisio. Siamo giunti a 9 h di camminata.

Da qui inizia la lenta ed eterna discesa (a causa della stanchezza accumulata), per i canaloni del Lamet, interminabili sfasciumi, motivo per cui questa montagna da sola non è molto frequentata in salita da questo versante. La discesa si svolge inizialmente su ripida traccia (ometti) perdendosi in basso su dossi erbosi ripidissimi.

Zigzagando essi permettono di traversare senza difficoltà alcuna, ma anche su terreno privo di tracce, in direzione del Forte Roncia (1,30 h dal Segnale del lago). Da qui in 15 minuti di ottima mulattiera, molto frequentata dai turisti, si fa ritorno al parcheggio dell’auto (in totale abbiamo calcolato 10,45 h con brevi soste).

Il Signal du Lamet sullo sfondo (da cui scenderemo dopo la cavalcata di otto tremila)

RELAZIONE TECNICA.

Altezza Massima raggiungibile: Punta Roncia 3612 m

Tempo di salita: 8,30 h circa fino sull’ultima cima (Signal du Lamet, 3483 m) prima d’iniziare la discesa.

Tempo Totale (AR): 10,45 h totali per la traversata completa.

Dislivello: quasi 2300 m se si considerano i sali-scendi da una cima all’altra.

Difficoltà: EEA (senza neve)

Materiale occorrente: Senza neve basta uno spezzone di corda e qualche fettuccia da assicurare agli spuntoni per legare i più inesperti. Con neve: Piccozza e ramponcini da applicare alle scarpe da trekking

Accesso in auto: Susa, Colle del Moncenisio, percorrere quasi tutto il lago fino a “Plan des Fontainettes” (2093 m) ove si lascia l’auto e si inizia a camminare.

Località di partenza: Plan des Fontainettes” (2093 m)

Località di arrivo: Idem

Lodovico Marchisio/red

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