Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, critica il Disegno di Legge nazionale sulle prestazioni sanitarie, sottolineando che non prevede "investimenti ad hoc" e potrebbe risultare una "scatola vuota". L'analisi GIMBE evidenzia che i tempi di attesa aumentano per il "disquilibrio tra offerta e domanda" e che la prestazione di esami diagnostici e visite specialistiche è spesso "inappropriata".
La legge sembra puntare su un aumento dell'offerta senza affrontare i problemi di appropriatezza, rischiando di "ingolfare" ulteriormente il sistema. In particolare, il provvedimento prevede l'incremento dell'attività degli specialisti ambulatoriali e dell'acquisto di prestazioni dal privato accreditato.
Per la Valle d'Aosta, emerge che il provvedimento non tiene conto delle specificità regionali, rischiando di "favorire prevalentemente Lombardia e Lazio", lasciando in secondo piano le esigenze locali. Cartabellotta evidenzia la necessità di "definire criteri di appropriatezza" e investire in formazione per i professionisti, un aspetto cruciale anche per garantire che le misure siano realmente efficaci nel contesto valdostano, dove le risorse e le strutture possono risultare limitate.