Il processo riguarda il danneggiamento paesaggistico e ambientale del lago, con il Sindaco di Chamois, Lorenzo Mario Pucci, nel ruolo di imputato.
La vicenda si è sviluppata tra marzo e giugno 2022, un periodo durante il quale il lago non è stato alimentato come di consueto. Questa situazione ha portato a un abbassamento significativo e preoccupante del livello dell'acqua, compromettendo gravemente le condizioni ecologiche del lago.
L'assenza di ricircolo ha avuto effetti devastanti sulle specie floro-faunistiche e sull'equilibrio dell'ecosistema, generando danni che sono stati definiti come un’importante perdita naturalistica e paesaggistica.
A segnalare la situazione è stata Legambiente, insieme al Comitato per la Salvaguardia del Lago, che hanno denunciato il degrado evidente del lago alle istituzioni competenti, avviando così le indagini necessarie. La questione ha suscitato un ampio dibattito sull'importanza della tutela dell'ambiente e dei patrimoni naturali locali.
Nei mesi scorsi, Legambiente Valle d'Aosta è stata ammessa al processo come parte civile, evidenziando il loro impegno nella salvaguardia dell'ambiente e della natura. Durante l'udienza di martedì, saranno ascoltati i testimoni convocati dall'organizzazione, che potrebbero fornire elementi chiave per comprendere l'entità del danno e le responsabilità connesse.
L'attenzione su questo processo è alta, non solo per le implicazioni legali ma anche per le conseguenze che potrebbe avere sulla gestione dei beni ambientali in Valle d'Aosta. La salvaguardia dei laghi e degli ecosistemi è diventata una questione cruciale in un contesto di cambiamento climatico e degrado ambientale, e il caso del lago di Lod potrebbe rappresentare un importante precedente per la tutela del patrimonio naturale regionale. Martedì, gli sviluppi del processo saranno seguiti con interesse da ambientalisti, cittadini e istituzioni, in attesa di un verdetto che potrebbe influenzare le future politiche di conservazione.